Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Emiliano, al via tavolo tecnico per decarbonizzare industria

Parte dalla Puglia; presidente Regione, esperienza pilota per Italia e Europa

Redazione ANSA

La Regione Puglia "avvia un tavolo di lavoro interdisciplinare", a cui partecipano "soggetti terzi" esperti anche di livello internazionale in vari settori, dalla sanità all'ingegneria all'ambiente, per "elaborare e perfezionare la proposta pilota della Regione per la definizione di una 'Road Map' verso la decarbonizzazione", in particolare in relazione all'Ilva di Taranto e all'Enel di Brindisi, e quindi "fornire alla Regione e al Governo elementi necessari per una decisione" che veda l'abbandono del carbone. Lo ha spiegato il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che propone il progetto elaborato per l'Ilva e presentato al governo nel dicembre scorso come una "esperienza pilota" valida "in Italia ed in Europa nel percorso di eliminazione del carbone dalla produzione industriale, un percorso ineluttabile in base agli accordi sottoscritti a Parigi" nel 2015 nell'ambito della Conferenza mondiale del'Onu sul clima e recentemente ratificati dall'Unione Europea. In Italia, dopo la ratifica della Camera dei deputati, l'accordo dovrebbe essere sottoscritto in settimana dal Senato.

Emiliano - incontrando i giornalisti - ha ricordato che il progetto della Regione Puglia prevede "la produzione di acciaio senza emissioni nocive e dimezzando quelle di CO2". In alternativa al carbone "si può utilizzare il gas che sta per arrivare con gasdotto Tap, a cui siamo favorevoli, anche se non siamo favorevoli sul luogo dell'approdo" ha spiegato. Se il consorzio Tap "ci mettesse a disposizione gas a un prezzo, come compensazione ambientale dell'utilizzo del nostro territorio per il loro business che sia compatibile con quello del carbone, supereremmo questo differenziale di costo che peraltro è apparente, perchè chi utilizza il carbone non pagando l'aggravio del sistema sanitario, le assicurazioni, i morti e malattie, ha risparmi. Il gas invece azzera emissioni nocive e rende la fabbrica legale. Questo consentirebbe all'acquirente di acquistare la fabbrica, in perfetta legalità, coerente con la costituzione e priva di rischi per il futuro. Peraltro è "in linea con l'accordo di Parigi" di riduzione dei gas a effetto serra prodotti anche dal carbone.

Se servisse per interventi ambientali (messa in sicurezza e bonifica), 1,2 miliardi sequestrati alla famiglia Riva dalla Procura di Milano in relazione all'Ilva potrebbero essere sbloccati, è l'ipotesi del procuratore Francesco Greco riferita da Emiliano.

L'avvio del tavolo tecnico è stato ufficializzato in occasione della tavola rotonda, organizzata da Regione Puglia, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Associazione europea per le democrazie locali presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo, sul tema “Verso una road map per la decarbonizzazione: l’avvio della proposta pilota della Regione Puglia. Definire le Modalità Operative di una Consensus Conference Internazionale per il Trasferimento delle Conoscenze dalla Scienza e dai Tecnici ai Decisori Politici”. Una prosecuzione ideale del lungo e proficuo lavoro di collaborazione con il Consiglio nazionale degli ingegneri e di approfondimento sistematico sul tema della de carbonizzazione (proposta già formalizzata dal presidente Emiliano al Governo in occasione della Conferenza sul Clima COP 21 a Parigi).

Francesco Zarzana, vicepresidente dell’Associazione Europea per le Agenzie delle Democrazie Locali (ALDA), ha sottolineato che “sarà impegno dell’Associazione portare all’attenzione delle istituzioni europee, in particolare della commissione europea di Bruxelles, questa proposta della Regione Puglia”. Nel corso dei lavori è intervenuto il prof. Eduardo Missoni, esperto internazionale di politiche globali per lo sviluppo sostenibile che si divide tra Ginevra e l’America Latina: “Sono stato chiamato in causa in qualità di esperto per le politiche globali della salute – ha spiegato - per vedere come questi progetti e proposte possano inserirsi in un quadro più ampio, ad esempio le politiche discusse e ratificate da Cop21 e nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile che include l’obiettivo di salute, ovvero garantire una vita sana a tutti e a tutte l’età. Un obiettivo che evidentemente non può essere raggiunto se la salute non viene indicata come una priorità in tutte le politiche, incluse quelle energetiche e quelle produttive”.

Ai lavori hanno partecipato l’ing. Angelo Masi (Consigliere Nazionale Ordine degli Ingegneri) e l’Ing. Barbara Valenzano (Direttrice Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche e Paesaggio della Regione Puglia), già presenti a Taranto in occasione della presentazione della proposta della Regione Puglia per la riconversione a gas naturale dell’acciaieria ILVA. “Come Consiglio nazionale degli ingegneri – ha detto Angelo Masi - abbiamo deciso di entrare in campo per dare il nostro contributo tecnico in tema di siderurgia e in particolare rispetto alla situazione Ilva di Taranto. Noi siamo qui, dopo il convegno del 10 ottobre organizzato con la Regione Puglia, per partecipare a questo tavolo con l’unico compito di valutare oggettivamente le proposte per il destino della fabbrica. Ci aspettiamo che oltre al progetto di decarbonizzazione della Regione Puglia arrivino sul tavolo anche altre proposte. La decarbonizzazione per la produzione di Taranto è un’opportunità perché favorirebbe l’eliminazione di alcune gravi problematiche ambientali e legate alla salute, però invitiamo sia Federacciai sia gli industriali a presentare eventuali proposte alternative che noi, da soggetto terzo, esamineremo”.

Per la problematica del Sud Salento, ove insiste una delle più grandi centrali termoelettriche d’Europa con quasi 4 milioni di tonnellate di carbone bruciate ogni anno, sono intervenuti anche il direttore dell’Oncologia del Vito Fazzi di Lecce Giammarco Surico e il direttore del Dipartimento di Prevenzione del Salento Gianni De Filippis. “La mia presenza è un atto dovuto - ha detto Surico - soprattutto perché nella zona del Salento vi è un alta incidenza di mortalità per tumore, soprattutto di tumore polmonare. Pensate che c’è un tasso standardizzato di 87.5 verso la media nazionale che è di 79 pazienti per 100mila abitanti. Quello che è cambiato negli ultimi anni è il tipo di tumori polmonare che sono degli adenocarcinoma correlati con le polveri pesanti. In quell’area finalmente c’è oggi una battaglia di civiltà. Le vite che il carbone sacrifica non hanno prezzo. Siamo qui come testimoni di quello che avviene giornalmente nei nostri ospedali e di quello che la popolazione tarantina è costretta a subire a causa alla presenza del carbone. La Regione Puglia finalmente sta affrontando in maniera diretta questo problema e ci auguriamo lo faccia anche lo Stato italiano”.

Alla tavola rotonda presente la direttrice del Dipartimento Salute Pubblica e Ambiente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS – Ginevra) Maria Neira presente anche all’incontro internazionale sulla prevenzione dei cambiamenti climatici e dei danni sanitari che le Nazioni Unite, proprio per entrare nell’operatività degli accordi sottoscritti a Parigi, hanno in programma a Marrakesh dal 7 al 18 Novembre 2016.

Nel corso dei lavori è intervenuto anche il prof. Paul Wilkinson della Lancet Commission, uno dei massimi esperti mondiali di decarbonizzazione, giunto di proposito dalla Gran Bretagna (Paese carbonifero che ha però già varato un piano per l’uscita totale dal carbone entro il 2030, sostituendolo col Gas naturale e le energie rinnovabili). Il percorso avviato oggi si avvarrà del contributo del Progetto COHEIRS (coordinato dall’ALDA e dall’ISBEM di Brindisi) per l’applicazione del Principio di Precauzione (sancito all’articolo 191 del Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea) sotto l’egida del Programma Europa per i Cittadini dell’UNIONE EUROPEA. A questo proposito è intervenuto il Presidente ALDA Oriano OTOCAN in collegamento Skype dal Parlamento Europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo, con l’impegno a depositare presso le Istituzioni Europee (inclusa la Commissione Europea a Bruxelles) la proposta pugliese.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA