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Greenpeace in azione su 'Montagna spaccata', stop a trivelle

Messaggio su scogliera a Gaeta. Informare su referendum 17 aprile

Redazione ANSA

Greenpeace è entrata in azione sulla 'Montagna spaccata', vicino Gaeta, con un messaggio: ''fermiamo le trivelle con il referendum''. Una squadra di 10 climber dell'associazione si è infatti arrampicati sulla scogliera e hanno aperto due grandi striscioni di 250 metri quadrati con la scritta 'Stop trivelle, il 17 aprile vota sì'; nel frattempo sullo specchio d'acqua antistante un altro striscione ribadiva il messaggio, questa volta dal mare: 'Stop trivelle'. Greenpeace intende ricordare che il 17 aprile ''si voterà per respingere o confermare la strategia fossile del governo Renzi, che individua nelle scarsissime riserve nazionali offshore di petrolio e gas il principale asse di sviluppo energetico del Paese''.

A detta dell'associazione ''sul referendum si sta facendo troppa poca informazione. E visti i tempi ridottissimi della campagna referendaria si rischia di arrivare alla data del voto con una buona parte dell'opinione pubblica per nulla informata''. Una cosa questa che viene considerata come una ''strategia di strisciante sabotaggio del voto referendario, un atteggiamento lesivo della democrazia''. Per questo Greenpeace si appella ''a tutte le personalità, le organizzazioni e i singoli cittadini affinché si mobilitino per fare informazione e coinvolgere gli italiani''. ''Ci stiamo battendo per spiegare che il referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile è un appuntamento che riguarda il nostro Paese nella sua interezza. Votare Sì significherà chiarire al governo che non vogliamo le trivelle nei nostri mari'', ha dichiarato Andrea Boraschi, responsabile della Campagna energia e clima di Greenpeace.

Al referendum sulle trivelle "chiunque deve andare a votare". Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini. "Si deve comunque andare a votare - spiega Boldrini - perché il referendum è un esercizio importante di democrazia, tanto più quando i cittadini sono chiamati ad esprimersi senza filtri. Il mio è un invito al voto. Dopodiché ognuno vota come ritiene più opportuno", conclude Boldrini. Secondo la presidente della Camera, "l'astensionismo è in agguato perché non sempre la politica riesce a motivare i cittadini. Bisogna dare alle persone la capacità di credere nella politica, che deve recuperare dove ha fallito. Bisogna meritarsi la partecipazione, e far capire alla gente che se va a votare ha facoltà di contare; se non va, lascia ad altri questa possibilità", conclude. Le parole di Matteo Salvini "si qualificano da sole". Lo dice la presidente della Camera Laura Boldrini commentando le affermazioni del leader della Lega. "D'altra parte - rileva Boldrini a margine di un convegno a Montecitorio - ormai Salvini ci ha abituati al suo stile. Ognuno ha il suo. Io prendo le distanze da queste modalità e non cado nelle provocazioni. Che dica quello che vuole", conclude.

''Un mare senza trivelle? Sì, lo voglio''. Questo il 'claim' della campagna di Sinistra Italiana sul referendum del 17 aprile. SI, sostenendo la partecipazione al voto e chiedendo di votare di 'sì' amplia il raggio di discussione dei temi che riguardano il referendum; e parla di ''sprechi, assenza di posti di lavoro, indipendenza energetica, pericolo per l'ecosistema e il turismo''. ''Votare 'sì' non serve solo a fermare le trivelle ma a chiedere politiche di messa in sicurezza del territorio e investimenti nelle rinnovabili - spiega SI - vogliamo tutela l'ambiente e la salute delle persone, creare nuovi posti di lavoro e non regalare l'Italia ai petrolieri stranieri''. ''C'è poca informazione - osserva Marco Furfaro di SI - siamo qui anche per togliere la cappa di fumo che aleggia sul referendum; e per fare una discussione sulla strategia energetica nazionale'' dal momento che ''il governo ha fatto di tutto per affossare la tutela dell'ambiente e le rinnovabili, cosa che avrebbe portato anche posti di lavoro''. Inoltre, Sinistra Italiana lancia per sabato 19 e domenica 20 '100 piazze contro le trivelle', ricordando che al referendum del 17 aprile 'SI vota sì'.

"Il governo ha il terrore di questo referendum, non so perché" ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, partecipando oggi al programma di Rai Radio2 'Un Giorno da Pecora', condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. 'Renzi non vorrebbe che si vada a votare?', gli è stato chiesto. "Certo - ha risposto - sta dicendo a tutti che è meglio non andare a votare o votare no immagino". "Non credo che il quorum sia importante", ha detto ancora, "se qualche milione di italiani andrà a votare sì, vorrà dire che dobbiamo ridiscutere la politica energetica". Cosa ne pensa della pubblicità anti trivellazioni che ha come slogan 'trivella tua sorella' e un chiaro sfondo sessuale?, gli è stato chiesto ancora, "Ne penso tutto il peggio possibile - ha detto - va arrestato chi l'ha fatta, oppure va ricoverato".

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