Quotidiano Energia - Continua la frenetica corsa dell’Europa per assicurarsi forniture energetiche alternative a quelle russe. Dopo gli accordi con Usa ed Egitto-Israele, la Commissione Ue ha firmato adesso una dichiarazione congiunta con la Norvegia, che si impegna ad aumentare quest’anno le forniture di gas all’Unione del 9% (o 100 TWh) rispetto al 2021.
Sottoscritta ieri a Bruxelles dal vice-presidente esecutivo della Commissione responsabile del Green deal, Frans Timmermans, e dalla commissaria Ue all’Energia, Kadri Simson, con il ministro del Petrolio e dell’Energia norvegese, Terje Aasland, la dichiarazione riconosce che Oslo “dispone di significative risorse di petrolio e gas ed è in grado, attraverso ulteriori esplorazioni, nuove scoperte e sviluppo di giacimenti, di continuare ad essere un grande fornitore nel lungo-termine dell’Europa anche oltre il 2030”.
La Ue si impegna dunque a “supportare la continuazione degli investimenti e delle esplorazioni della Norvegia per portare petrolio e gas sul mercato europeo”, sottolineando che già oggi il Paese scandinavo copre “circa un quarto del consumo di gas della Ue” e che le emissioni di CO2 e metano dell’upstream norvegese sono “meno della metà della media mondiale”.
Da ricordare che anche nel memorandum d’intesa siglato il 15 giugno con Israele ed Egitto Bruxelles si è impegnata a “incoraggiare le compagnie europee a investire nelle esplorazioni e nella produzione di gas” della regione. Viceversa, nel piano REpowerEU per la riduzione della dipendenza energetica dalla Russia la Commissione ha dedicato all’upstream della Ue soltanto un timido accenno, limitandosi ad attribuire “un ruolo anche per … le risorse domestiche di gas”.
Nella dichiarazione congiunta si cita poi la EU Energy Platform, creata lo scorso aprile per “garantire alla Ue forniture energetiche a prezzi sostenibili nell’attuale contesto geopolitico e per eliminare la dipendenza dal gas russo”.
Timmermans, Simson e Aasland hanno inoltre concordato lo sviluppo di una cooperazione di lungo-termine tra Ue e Norvegia per le fonti rinnovabili offshore, l’idrogeno, la Ccs e la R&S in campo energetico.