Quotidiano Energia - A due mesi dalla firma, approda in Gazzetta Ufficiale il Dpcm 29 marzo sulle infrastrutture strategiche per la Sardegna.
Il testo non ha subito nessuna variazione sostanziale: restano quindi confermate le linee d’azione: nuova capacità Fer e “adeguate risorse di accumulo”, Tyrrenhian Link, compensatori sincroni, 550 MW di capacità programmabile (300 MW al Sud e 250 MW al Nord) e ovviamente la Virtual pipeline gas.
Come noto, quest’ultima prevede un servizio di navi spola dai rigassificatori di Livorno e Panigaglia verso due Fsru da situare a Portovesme e Porto Torres, un rigassificatore a Oristano ed eventualmente uno a Cagliari. Tali infrastrutture saranno connesse ai principali poli di consumo tramite tratti di rete di trasporto regionale.
Snam dovrà avviare le attività propedeutiche alla realizzazione delle opere della virtual pipeline, “con particolare riferimento a una procedura aperta per verificare la possibilità di accesso dei terzi”. Da ricordare che il Tso ha già rilevato da Golar Lng la nave metaniera “Golar Arctic” da 140 mila mc che, una volta convertita in unità di stoccaggio e rigassificazione, sarà installata nell’area portuale di Portovesme.
Venendo infine all’assetto regolatorio, Arera dovrà provvedere entro sei mesi, adottando anche “misure adeguate a consentire, nei limiti di costi efficienti, per almeno cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2022, tariffe di distribuzione, relativamente alle reti di distribuzione ubicate sul territorio della Sardegna realizzate o con cantiere avviato al momento dell’entrata in vigore del presente decreto, in linea con quelle di ambiti tariffari con costi assimilabili”.