Quotidiano Energia - La gestione dei fondi Pnrr sta animando critiche e dibattiti in Sicilia. In primis la Regione che ieri ha polemizzato con il Mipaaf per l’esclusione dell’Isola dall’elenco di 159 proposte di infrastrutture irrigue finanziate con oltre 1,6 miliardi di euro tramite DM del 30 settembre.
In particolare, l’assessore all'Agricoltura, Toni Scilla, in una nota ha espresso l’esigenza di “dovute verifiche e valutazioni”. A stretto giro il dicastero ha replicato tramite il suo sito web: “Nessuno dei 31 progetti di investimento presentati da consorzi ed enti siciliani ha intercettato tutti i - 23 - criteri previsti per la selezione dei progetti irrigui sul Pnrr”.
Dopo aver sottolineato il processo partecipativo che ha portato alla definizione di procedure e criteri, è stato ricordato che, “in aggiunta al Pnrr, il ministero ha già concordato con le Regioni un ulteriore processo selettivo che si concluderà nel mese di novembre 2021, grazie ai fondi nazionali messi a disposizione dalla legge di Stabilità, ammontanti a 440 milioni di euro. In tale contesto potranno trovare spazio ulteriori progettualità, a condizione che vengano risolte le criticità che ne hanno impedito il finanziamento con il Pnrr”.
Dei fondi legati al Piano nazionale ha parlato anche l’Associazione siciliana degli amministratori enti locali inviando una lettera alla Giunta regionale per chiedere un tavolo di confronto. Il presidente Matteo Cocchiara ha espresso preoccupazione sul metodo e sui contenuti "delle iniziative preannunciate dalla Regione in ordine all'attuazione degli interventi previsti nel Pnrr in Sicilia. Di fronte alla creazione di una preannunciata cabina di regia regionale ci chiediamo quale sia il ruolo dei Comuni nella strategia di individuazione degli interventi infrastrutturali dell'Isola. Il livello locale è escluso e questo lo riteniamo un errore. Non si rinviene, fra gli altri temi, l'attribuzione di rilevanza alle aree interne e alla mobilità sostenibile fra queste aree e quelle urbane, mentre sembra che i problemi dei trasporti siano tutti declinati a vantaggio delle, pur necessarie, grandi infrastrutture".
Chi ha già avuto un confronto su questi e altri temi con il presidente Nello Musumeci è invece il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, che ieri ha commentato: sul Pnrr “la Regione Siciliana deve profondere il massimo sforzo affinché ricadute della porzione di risorse destinata alla nostra Isola siano immediate e positive”. Il caso dei finanziamenti Mipaaf “emerso nelle ultime ore va superato con un lavoro politico a ogni livello e su questo io e Musumeci siamo in piena sintonia”.
Infine, gli altri aspetti di discussione dell’incontro di ieri sono stati “il superamento della perenne emergenza rifiuti in Sicilia – conclude Minardo - e ho ricordato quanto la Lega abbia fatto per avere finalmente un bando di gara per la costruzione dei termovalorizzatori e quanto ancora faremo affinché gli impianti vengano costruiti e siano funzionanti”. Inoltre, “la riforma consorzi di bonifica che in questa legislatura deve essere completata in maniera da dare garanzie e stimoli autentici ai lavoratori”.