Quotidiano Energia - La European Clean Hydrogen Alliance ha raccolto quasi 1.000 progetti per l’idrogeno da rinnovabili e low-carbon, che saranno avviati entro il 2030 e produrranno complessivamente circa 9 milioni di tonnellate all’anno di H2, in gran parte “green”. Lo ha rivelato il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, aprendo ieri il terzo European Hydrogen Forum, che si chiuderà domani.
Breton ha ricordato che l’obiettivo dell’Alleanza è arrivare alla pipeline definitiva dei progetti entro il prossimo Forum di novembre, ma già domani la Commissione fornirà una panoramica delle iniziative presentate sinora.
“Un gran numero di progetti sarà sviluppato nei prossimi 3 o 4 anni”, ha reso noto il commissario, dicendosi “impressionato dalla diversità degli attori coinvolti: innovatori e società consolidate, produttori e utilizzatori di idrogeno, fornitori di componenti e soluzioni”. L'Alleanza è costituita al momento da oltre 1.400 soggetti, di cui 81 italiani.
Breton ha voluto precisare anche che “la strategia Ue per l’idrogeno indica chiaramente che la priorità è sviluppare l’idrogeno verde, ma nel breve e medio termine sono necessari tutti i tipi di energia decarbonizzata”.
In occasione del Forum - cui partecipano (virtualmente) oltre 1.500 soggetti tra i quali un migliaio di aziende – la Commissione Ue ha pubblicato una “Bussola dei finanziamenti pubblici", guida online sulle opportunità di finanziamento delle iniziative per l’idrogeno green e low-carbon sia a livello Ue che nazionale.
La guida, ha spiegato il vice-presidente esecutivo della Commissione responsabile del Green deal, Frans Timmermans, aiuterà gli stakeholder a identificare i fondi e i programmi pertinenti e a capire quali progetti possono essere finanziati e che tipo di sostegno e a quali condizioni è disponibile.
Tra gli strumenti di finanziamento Ue, la Bussola elenca Innovation Fund, Life, Horizon Europe, Modernisation Fund, European Regional Development Fund, Cohesion Fund, React-EU, Just Transition Fund, Recovery and Resilience Facility, InvestEU e Connecting Europe Facility (sia nel capitolo Energia che in quello Trasporti).
La Bussola indica anche le fonti di finanziamento messe a disposizione da dieci Stati membri: Austria, Bulgaria, Cechia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Olanda, Portogallo e Spagna. L’elenco non comprende dunque l’Italia, che alla fine dell’anno scorso aveva avviato la preparazione di una strategia per l’idrogeno, rimasta poi al palo con il nuovo Governo. Nel Pnrr inviato a Bruxelles a inizio maggio l’esecutivo ha comunque assicurato che il Piano di ripresa e resilienza finanzierà “lo sviluppo di 1 GW di elettrolizzazione, nonché la produzione e il trasporto di idrogeno per un ammontare che sarà dettagliato nella Strategia Idrogeno di prossima pubblicazione”.
