Non tutto sembra ancora perduto per i moltissimi operatori del fotovoltaico costretti a scegliere tra le agevolazioni fiscali della Tremonti ambiente e gli incentivi dei conti energia.
Il CdS ha infatti accolto parzialmente l’appello di Glp Energia contro l’ordinanza con cui il Tar Lazio ha sospeso il giudizio in attesa che la Cassazione si pronunci sul regolamento di giurisdizione.
Secondo il Consiglio, infatti, “non è processualmente preclusa al giudice amministrativo la decisione sulla tutela cautelare richiesta, quand’anche questi disponga – come nel caso di specie – la sospensione del processo; è infatti sufficiente, a tal fine, che sussistano elementi idonei a ritenere non escludibile a priori, da parte del giudice, la propria giurisdizione”.
Considerato che nel caso in esame il Tar ha ritenuto l’eccezione di difetto di giurisdizione non già manifestamente fondata bensì “non manifestamente infondata”, prosegue il CdS, “il primo giudice avrebbe dovuto pronunciarsi espressamente sull’istanza cautelare” volta a sospendere i provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate.
Naturalmente non si può escludere che il Tribunale rigetti l’istanza rilevando la possibile carenza del requisito del pregiudizio grave e irreparabile, data l’assenza di sopravvenuti provvedimenti sanzionatori del Gse. La speranza dei ricorrenti è però che il Collegio rimetta la questione alla Corte Costituzionale già all’esito della camera di consiglio.
Come noto, la scadenza per scegliere se restituire le agevolazioni della Tremonti Ambiente o sottostare a una decurtazione degli incentivi era il 30 giugno. E per chi ha aderito senza specificare la non acquiescenza le speranze sembrano comunque svanite.