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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Energia europea e Covid-19, le azioni di utility e Tso

Approccio diverso da Paese a Paese. Personale Acer in telelavoro (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Energia europea in ordine sparso nella reazione al Coronavirus. Le misure annunciate dai Tso e dalle utility del Vecchio Continente differiscono infatti sensibilmente, ulteriore conferma che l’emergenza non è percepita allo stesso modo nei vari Paesi.


In Francia la ministra della Transizione Elisabeth Borne ha convocato venerdì l’industria di settore, con il triplice obiettivo di garantire gli approvvigionamenti alla popolazione, la salute dei lavoratori e la sicurezza del parco nucleare.

“Gli operatori hanno già dei piani per non interrompere le attività, che adesso devono però essere aggiornati per tenere conto delle caratteristiche dell’epidemia”, ha dichiarato Borne al termine dell’incontro, annunciando che se la situazione dovesse peggiorare saranno imposte misure eccezionali per la riorganizzazione del lavoro nelle aziende energetiche: da tre turni da 8 ore ciascuno si passerà a due turni da 12 ore ognuno.

Edf, che registra tre addetti agli impianti nucleari positivi al Covid-19 e ha messo in quarantena 295 dipendenti della filiale per la distribuzione Enedis, non ha ancora attivato il “plan pandémie” introdotto nel 2000, in grado di far fronte all’assenza del 40% del personale per un periodo compreso tra due e tre settimane e del 25% per tre mesi. In caso di emergenza potrà poi entrare in azione la task-force costituita all’indomani della catastrofe di Fukushima, che può intervenire in breve tempo su tutto il territorio francese. “Edf è totalmente mobilitata per assicurare l’approvvigionamento elettrico dei suoi clienti e a garantire la protezione dei dipendenti e la sicurezza delle installazioni”, ha scritto su Twitter l’a.d. Jean-Bernard Lévy.

Al contrario di Edf, il Tso Rte ha fatto scattare oggi il suo piano di emergenza, che sarà continuamente aggiornato “al fine di garantire la gestione della rete e la sicurezza dell’accesso all’alimentazione”.
Rte, che “non è per il momento impattata dalla crisi sanitaria”, ha esteso il telelavoro a tutte le attività che possono essere svolte a distanza e adottato una serie di precauzioni per quelle che invece richiedono la presenza di personale.

Il Tso, che prevede un consumo di elettricità in calo a seguito del telelavoro generalizzato a livello nazionale e alla riduzione delle attività produttive, “è in contatto permanente con i produttori di elettricità e i gestori delle reti degli altri Paesi europei”, informa una nota.

In Germania i Tso dell’elettricità e del gas sono invece ancora alle prime misure di contrasto al Coronavirus, che ha portato tra l’altro al rinvio sine die di un’importante riunione tra il Governo e i land in programma giovedì scorso che avrebbe dovuto risolvere l’impasse delle fonti rinnovabili provocata dagli iter autorizzativi.

L’operatore delle reti elettriche TransnetBW ha reso noto oggi che non potranno entrare nelle sue sedi i dipendenti e i soggetti esterni che negli ultimi 14 giorni sono stati in Italia, Austria, Svizzera, Spagna, Francia, Cina, Iran e Corea del Sud.

Nelle stesse aree Open Grid Europe ha proibito i viaggi di lavoro.

Analogamente, 50Hertz ha comunicato che non sono più ammessi visitatori esterni nel quartier generale di Berlino, dove la settimana scorsa si è registrato un caso di Covid-19. Solo i dipendenti che hanno avuto contatti con il contagiato sono stati messi in telelavoro.

Thyssengas ha adottato per parte sua una serie di misure, tra cui maggiori norme igieniche, l’estensione del telelavoro, il divieto per il personale di viaggi nelle aree considerate ad alto rischio e il rinvio degli eventi aziendali. Il Tso informa anche di aver “elaborato piani d’azione per garantire il trasporto del gas”, ma senza fornire ulteriori dettagli.

Restrizioni ai viaggi e telelavoro generalizzato sono stati annunciati oggi anche da Wingas.

Più articolata la risposta in Spagna, dove i Tso Enagás e Ree hanno in ogni caso assicurato che attualmente “le operazioni procedono nella piena normalità”.

Enagás ha chiuso la sede di Madrid in cui si è avuto un caso di Covid-19, posto in telelavoro tutti i dipendenti non strettamente necessari e ha avviato già dal 9 marzo un piano di emergenza che riorganizza i turni del personale e limita al massimo gli spostamenti e gli incontri.

Stesse misure per Ree, che ha inoltre comunicato oggi l’avvio di un terzo centro di controllo delle infrastrutture elettriche, in aggiunta ai due in funzione sinora. Tutti e tre i centri sono in grado di lavorare in piena autonomia, sottolinea il Tso elettrico.

Le principali utility spagnole sono intanto intervenute con misure di sostegno per i consumatori.

Iberdrola e Naturgy hanno offerto senza costi aggiuntivi a clienti domestici, Pmi e partite Iva la possibilità di frazionare in un periodo di 12 mesi le bollette nel primo caso e di rinviare i pagamenti di sei mesi nel secondo. Endesa non ha ancora ufficializzato le sue iniziative, ma fonti citate da “EuropaPress” indicano che la società controllata dall’Enel non effettuerà distacchi delle forniture in caso di mancato pagamento delle bollette.

Iberdrola e Naturgy hanno inoltre introdotto misure di flessibilità degli orari dei dipendenti e sistemi di telelavoro (nel caso di Iberdrola anche in Italia), nonché restrizioni agli spostamenti e agli incontri (Naturgy ha tra rinviato anche l’assemblea degli azionisti che si sarebbe dovuta tenere domani a Madrid). E’ comunque garantito il funzionamento degli impianti di generazione e distribuzione.

Produzione e distribuzione garantita anche in Austria, dove Verbund ha approntato una serie di iniziative per minimizzare l’impatto del telelavoro introdotto a seguito della crisi sanitaria. Tra queste, spiega una nota, la gestione dei sistemi da remoto e capacità di generazione di back-up aggiuntiva resa disponibile da nuove misure organizzative nella centrale termoelettrica di Mellach.

Il telelavoro è stato introdotto anche daI Tso austriaco Apg e da quello danese Energinet.

In Belgio, invece, il Tso del gas Fluxys si è per ora limitato a fornire indicazioni per l’igiene ai dipendenti e a massimizzare il ricorso alle video-conferenze, ma – avverte un comunicato – “se la situazione dovesse peggiorare saranno prese in breve tempo le misure necessarie”.

E’ infine da registrare l’annuncio dell’Agenzia per la cooperazione dei regolatori energetici europei (Acer), i cui dipendenti - come quelli della Commissione Ue - sono da oggi in telelavoro ad eccezione di quelli che ricoprono “funzioni critiche necessarie alla continuità delle attività”.

Una nota di Acer aggiunge che sono stati cancellati o rinviati tutti gli incontri con partecipanti esterni.