Quotidiano Energia - Promozione delle nuove tecnologie energetiche “clean” e miglioramento della sicurezza dell’attività geomineraria; sostenibilità, competitività e accessibilità dell’energia; aumento della sicurezza degli approvvigionamenti e adeguatezza delle forniture. Sono i tre “obiettivi di performance” per le politiche energetiche del ministero dello Sviluppo economico, messi in consultazione assieme agli altri tre “pilastri della missione istituzionale” del dicastero: politica industriale; politica delle comunicazioni; area di coordinamento, strumentale e di supporto.
Gli obiettivi per le politiche energetiche affinano per il triennio 2020-2022 quelli previsti dal Pniec.
Per quanto riguarda la promozione delle tecnologie e il miglioramento della sostenibilità ambientale, il Mise punta in particolare a un aumento degli investimenti di enti di ricerca, università e privati in attuazione dell’iniziativa Mission Innovation del 5% al 2020, del 10% al 2021 e del 15% al 2022. Parallelamente, le attività ispettive in materia di sicurezza (anche ambientale) e salute dei lavoratori nelle attività energetiche dovrà crescere nei tre anni considerati dell’1,9, 3 e 4% rispettivamente.
Sul fronte della sostenibilità, competitività e accessibilità dell’energia, la consultazione spiega che i target del Mise sono “il miglioramento dell’efficienza, della trasparenza e della concorrenza nei mercati energetici, condizione per ridurre i prezzi e migliorare l’accesso ai servizi; l’attuazione integrata delle linee di intervento per gli obiettivi in materia di energia e clima al 2020 e per quelli previste dal nuovo Pniec al 2030 in materia di decarbonizzazione del sistema energetico, efficienza energetica, rinnovabili, mobilità sostenibile, nuove tecnologie di produzione e di accumulo dell’energia, sviluppo dei mercati dell’energia”. Infine, “far avanzare il processo di decommissioning degli ex impianti nucleari e promuovere una gestione più efficiente e più sicura dei rifiuti e del combustibile nucleare”.
I target prevedono una quota dei consumi finali lordi di energia coperta da fonti rinnovabili del 18,6% nel 2020, del 20% nel 2021 e del 21% nel 2022, mentre il numero delle nuove stazioni di rifornimento di carburanti alternativi dovrà aumentare del 2, 4 e 6% rispettivamente.
Il ministero si propone infine l’elaborazione di “strategie per aumentare la sicurezza delle forniture e dell’approvvigionamento di energia per i consumatori finali italiani, in particolare nel settore del gas naturale; autorizzazione delle infrastrutture di trasporto, stoccaggio e di rigassificazione di gas, interne al Paese e dall’estero, per accrescere la diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento al fine di aumentare l’offerta di gas per ridurre i prezzi ai consumatori; elaborazione di piani di emergenza e monitoraggio del sistema gas e gestione delle relative scorte energetiche con predisposizione dei piani in caso di crisi; elaborazione di indirizzi agli operatori del sistema gas e agli enti vigilati dal Mise al fine di aumentare sicurezza, trasparenza e adeguatezza delle forniture di energia”.
In questo caso i target sono una capacità installata del sistema elettrico nazionale di 125.300 MW nel 2020, 125.600 MW nel 2021 e 126.000 MW nel 2022 e un aumento dei volumi delle infrastrutture disponibili per l’importazione e il deposito di Gnl di 437.100 mc nel 2020, 446.100 mc nel 2021 e 456.100 mc nel 2022.
Attraverso la consultazione online, che terminerà il 25 marzo, il Mise intende “consentire ai cittadini e agli altri portatori di interessi di partecipare alla definizione degli obiettivi e al raggiungimento di migliori risultati”, spiega una nota, chiarendo che ciascun partecipante alla consultazione “può scegliere il percorso che preferisce, ma può anche partecipare più volte scegliendo ogni volta un tema diverso”.
Alla fine della consultazione è prevista la pubblicazione di un rapporto di sintesi sui contributi pervenuti, resi in forma anonima e aggregata. A quanto appreso da QE, saranno anche organizzati incontri mirati con gli stakeholder.