Quotidiano Energia - Anche il bando per l’Atem Como 1 finisce per arricchire la già copiosa mole di lavoro della giustizia amministrativa in tema di gare gas.
A impugnare il bando è stata Condotte Nord, lamentando l’assenza di almeno tre requisiti essenziali per poter formulare l’offerta: il valore dei ricavi totali (Vrt) su cui si misura la capacità economico/finanziaria sia in termini di fatturato sia – in alternativa – in termini di garanzie finanziarie; il valore di rimborso da riconoscere ai gestori uscenti; l’esperienza gestionale su cui si misura la capacità tecnico/professionale sia in termini di clienti finali serviti (punti di riconsegna) sia – in alternativa – in termini di dotazioni organizzative adeguate alle dimensioni dell’Atem.
Tra le altre cose la ricorrente lamenta anche il mancato coinvolgimento dell’Arera nella definizione del valore di rimborso.
Il Tar Milano ha però ribattuto che la procedura è solo alla fase di prequalifica, in cui “l’unico dato la cui conoscenza si rivela assolutamente imprescindibile per i potenziali concorrenti è quello dei requisiti di partecipazione: e questi, sia quelli generali, sia quelli di capacità economico-finanziaria, sia, infine, quelli di capacità tecnica sono stati fissati nell’articolo 11 del bando di gara”.
Peraltro, proseguono i giudici, “parte ricorrente non solo non ha allegato di non essere in possesso dei richiesti requisiti di qualificazione, ma non ha nemmeno contestato l’affermazione avversaria per cui essa sarebbe autonomamente in possesso dei suvvisti requisiti, tanto da poter partecipare alla gara anche senza far ricorso all’Ati, piuttosto che all’avvalimento”.
Dunque, “anche sotto questo profilo si manifesta la carenza di lesività degli atti impugnati”, per cui il ricorso va dichiarato inammissibile.
L’Atem Como 1 - Triangolo Lariano e Brianza Comasca copre un’area di 394 kmq con 1.371 km di rete e 106.271 punti di riconsegna cui sono stati distribuiti nel 2012 un totale di 213.297.000 mc. Il bando ha un valore stimato in 179.839.296 euro (più Iva), con un valore annuo del servizio di 14.986.608 € (più Iva).
Intanto, anche l’aggiudicazione a Italgas della gara per il servizio di distribuzione nel comune di Castel San Giorgio, nell’Atem Salerno 3 finisce di fronte alla giustizia amministrativa.
Aquamet si è infatti rivolta al Tar salernitano per ottenere l’annullamento del bando. La stazione appaltante ha però sollevato eccezione di inammissibilità del ricorso “fondata sulla circostanza che la società Aquamet s.p.a. ha dismesso la propria attività nel settore cedendo alla società Italgas Reti tutte le concessioni di cui era titolare, le reti e gli impianti relativi a dette concessioni, il personale addetto, gli immobili, gli automezzi i contratti, le attività e le passività risultanti dalla situazione patrimoniale”.
Il Tribunale ha quindi ordinato alla ricorrente di depositare entro il 19 febbraio l’atto di cessione di ramo d’azienda, fissando la prossima udienza il 25 marzo 2020.