(ANSA) - PESCARA, 02 DIC - "E' previsto il lancio di nuove
concessioni per l'esplorazione e l'estrazione di idrocarburi.
Oggi la tecnologia ci consente di rispettare appieno gli
obiettivi di conservazione del territorio, del suolo. E di
farlo, questo prevede il provvedimento, solo su siti
caratterizzati da elevato potenziale minerario, con riserva
certa superiore a 500 milioni. E a condizione che i titolari
delle nuove concessioni aderiscano al meccanismo di sostegno dei
clienti finali industriali. Lo dobbiamo fare e da subito". Così,
a proposito dell'articolo 4 del decreto Aiuti quater, il
ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso, nel corso del
suo intervento da remoto all'Abruzzo Economy Summit in corso a
Pescara.
Urso ha parlato di "una visione di politica industriale e
produttiva che noi crediamo di avere e che deve essere condivisa
anche con gli enti locali. Ne è un esempio - ha aggiunto -
l'articolo 4 del decreto Aiuti quater che prevede un aumento
della produzione nazionale di gas volto in maggior parte a
garantire da subito al sistema produttivo italiano, in
particolare alle cosiddette imprese gassifere, parte dei propri
consumi a prezzi controllati e sostenibili, in anticipo rispetto
a quanto estrarranno dalle concessioni che daremo in mare
adriatico. Per centrare questo obiettivo è previsto il lancio di
nuove concessioni per l'esplorazione e l'estrazione di
idrocarburi". "La norma - ha proseguito - non pregiudica né
mette in discussione in alcun modo gli investimenti in atto e
pianificati sul fronte della transizione ecologica. Io, il
ministro Pichetti e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,
siamo fermamente consapevoli che la transizione ecologica rimane
l'unica strada per raggiungere gli obiettivi ambientali su cui
l'Italia si è impegnata a livello europeo. È bene che anche gli
altri interlocutori internazionali si impegnino sulla stessa
strada: parlo degli Stati Uniti, ma anche della Cina e
dell'India che sono oggi i più grandi responsabili".
"Occorre tenere presente che tutti gli scenari adottati nei
piani energetici e climatici in vigore e in quelli in emissione
concordano sul ruolo importante del gas come fonte di
transizione ancora per molti anni, soprattutto nel settore
industriale, soprattutto per l'Italia. La transizione energetica
è un obiettivo arduo e lo diventerà sempre di più se non è
corredato in maniera responsabile dal progresso digitale. Le due
transizioni - ha concluso - procedono insieme, come due binari
passa il treno del futuro del nostro Paese". (ANSA).
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