(ANSA) - ROMA, 4 DIC - "Gli italiani sono convinti che
l'energia da fonti rinnovabili sarà il prossimo futuro, anche se
permane ancora dello scetticismo". Il 79% ritiene che la
riduzione dei consumi di energia elettrica aiuti a salvaguardare
l'ambiente e quindi è disposto a fare rinunce; e anche se il 78%
teme un'imminente apocalisse ambientale l'eventualità di pagare
un sovrapprezzo su energia e gas per favorire gli investimenti
in fonti rinnovabili non convince tutti: il 49% si dimostra
disponibile, "comunque pagando molto poco, mentre l'altra metà
non lo è". Emerge dal sondaggio Ipsos, 'Gli italiani e
l'energia', su un campione di 971 interviste online, su un
totale di 2000 contatti della popolazione italiana dai 16 ai 75
anni con metodologia a campione casuale rappresentativo
stratificato per quote di età, sesso, area geografica. Il
sondaggio è stato presentato a Roma in occasione della seconda
giornata del Forum Qualenergia, l'appuntamento di Legambiente,
Editoriale Nuova Ecologia, Kyoto Club, in partenariato con
Cobat, per "confrontarsi su come rendere la transizione
energetica un'opportunità per imprese e cittadini" e sul "Green
New Deal Italiano".
Dall'indagine emerge inoltre che "per salvaguardare
l'ambiente", il 49% del campione è disposto a sostituire gli
elettrodomestici con altri a minore consumo energetico e il 46%
ad acquistare un'auto elettrica o ibrida per cui "rispetto
dell'ambiente e la mancata emissione di gas inquinanti sono le
principali motivazioni della scelta". Mentre il 45% è disposto a
risparmiare sull'utilizzo dei condizionatori, il 43% a
risparmiare sull'utilizzo del riscaldamento in inverno e il 25%
a ricorrere a forme di sharing mobility. Secondo Ipsos quindi
"per gli italiani, il settore energetico potrebbe avere funzione
di traino per un modello di sviluppo sostenibile, ma le aziende
che ne fanno parte non godono di un elevato favore e anche a
livello globale devono affrontare importanti sfide a livello di
reputazione". (ANSA).
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