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Ong, il Mise va contro la Ue e favorisce le fonti fossili

"Il Ministero riveda il decreto sul mercato di capacità"

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 17 GIU - "Le associazioni Assoutenti, Casa del Consumatore, Greenpeace, Italia Solare, Legambiente e WWF chiedono che il ministero dello Sviluppo Economico ripensi al mercato della capacità elettrica alla luce del Clean Energy Package e del Regolamento sul mercato elettrico pubblicati il 14 giugno in Gazzetta ufficiale dell'Unione europea". Lo scrivono le associazioni in un comunicato congiunto.

"Mentre il Clean Energy Package, punta a un sistema sempre più decentralizzato, fatto di comunità energetiche, consumatori attivi e generazione locale - spiegano le ong -, con il provvedimento sul mercato di capacità il MiSE sta, invece, lavorando per accelerare l'introduzione di uno strumento che va nella direzione opposta, tanto da incentivare di fatto una corsa alla realizzazione di nuove centrali alimentate ancora a fonti fossili".

Per le associazioni ambientaliste "con questo sistema nuove centrali termoelettriche verranno remunerate per i prossimi 15 anni grazie a ben oltre un miliardo annuo pagato dai consumatori in bolletta. Il rischio è quello di cristallizzare un modello ormai vecchio, mentre le centrali esistenti flessibili a gas non sono utilizzate al massimo del loro potenziale".

Le Associazioni "richiedono che il provvedimento sul mercato della capacità, che ha ricevuto venerdì scorso il via libera dalla Direzione Generale Concorrenza della Commissione europea, venga riformulato proprio rispettando le norme europee, in primis quella che ne ammette l'introduzione solo come ultima ratio".

"A 20 giorni dalla pubblicazione, quindi il prossimo 4 luglio, entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo - conclude la nota -. Non ha senso che in questi pochi giorni il MiSE corra per approvare una radicale riforma del settore energetico, che va in totale contro tendenza rispetto al processo di decarbonizzazione in atto". (ANSA).

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