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Accordo Ue su mercato elettrico, più diritti ai consumatori

Raggiunto nella notte, limite a sussidi fonti fossili

Redazione ANSA BRUXELLES

BRUXELLES - Più diritti per i consumatori e un limite alla possibilità di usare fondi statali per impianti di produzione di energia da fonti fossili. Sono le novità principali delle nuove norme Ue sul mercato elettrico, sulle quali le istituzioni europee hanno raggiunto un compromesso questa mattina. Il pacchetto, che include un regolamento e una direttiva, facilita il cambio di fornitore, la vendita di energia elettrica dai consumatori agli operatori, e garantisce che questi abbiano accesso a strumenti di confronto dei prezzi e contatori 'intelligenti' per controllare meglio i consumi. I fornitori di energia elettrica dovranno garantire ai consumatori la possibilità di cambiare fornitore senza commissioni entro un periodo massimo di tre settimane, che diventa di 24 ore entro il 2026.

I consumatori avranno il diritto di ottenere contatori intelligenti per controllare il loro consumo, e accesso gratuito a uno strumento di confronto dei prezzi online. Il regolamento stabilisce anche le condizioni alle quali gli Stati membri possono sussidiare gli impianti di energia per evitare blackout, il cosiddetto meccanismo di capacità. Per evitare di sovvenzionare fonti fossili, viene fissato un limite di emissione di 550 gr di CO2 di origine fossile per kWh di elettricità prodotta. Le nuove centrali elettriche che emettono di più non potranno più partecipare ai meccanismi di capacità.

Le vecchie potranno continuare, ma solo a determinate condizioni e fino al 1 luglio 2025. In origine, il testo di compromesso prevedeva lo status quo fino al 2030, ma nei giorni scorsi la presa di posizione di un gruppo di undici paesi tra cui Italia, Francia, Germania e Spagna, ha consentito di migliorare la proposta.

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