(ANSA) - ROMA, 24 NOV - La cosiddetta 'pausa' del
riscaldamento globale - un aumento della temperatura globale più
lento tra il 1998 e il 2013 - è stata una semplice
ridistribuzione di energia nel sistema terrestre, che comprende
la terra, l'atmosfera e l'oceano. Quest'ultimo, in particolare,
ha assorbito il calore extra, agendo come una sorta di deposito.
A dirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Earth's Future e
condotto da scienziati di Nasa, Noaa e alcuni atenei
statunitensi.
Il bilancio energetico terrestre è il calcolo di quanta
energia solare entra nel sistema climatico del Pianeta e di
quanta ne viene conservata nella terra, negli oceani e
nell'atmosfera, rilevano gli esperti. "Per monitorare meglio il
bilancio energetico, e le sue conseguenze, l'oceano è il più
importante da considerare, perché la quantità di calore che può
assorbire è estremamente alta se comparata con quella della
terra e dell'atmosfera", dichiarano gli scienziati.
Stando allo studio, probabilmente la singola variabile del
sistema terrestre più appropriata per monitorare il
riscaldamento globale è il contenuto di calore assorbito dagli
oceani in superficie, sui fondali e nei vari livelli di
profondità. Per questo, concludono i ricercatori, occorre
continuare a sostenere le tecnologie attuali, e quelle future,
per il monitoraggio degli oceani.
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