(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Vietare in Italia gli allevamenti di
visoni per farne pellicce, che evidenze scientifiche indicano
come "dei veri e propri serbatoi del virus Sars-Cov-2". E'
quanto chiede al Governo la Lav-Lega antivivisezione, che ha
attivato una petizione in proposito. "Il virus - spiega - per le
condizioni di allevamento intensivo in cui migliaia di animali
convivono in spazi estremamente limitati, trova un ambiente
ideale per replicarsi, evolvere e dunque subire mutazioni". Da
qui la necessità, secondo il prof. Nicola Decaro del
Dipartimento di Medicina Veterinaria presso l'Università di
Bari, e presidente dell'Associazione Italiana Infettivologi
Veterinari, di "mantenere alta l'attenzione anche sul mondo
animale attraverso una continua sorveglianza epidemiologica e
molecolare".
"Quando un virus muta - spiega Simone Pavesi, responsabile
Lav Area Moda Animal Free - c'è il rischio che cambi le
proprietà. Può diventare più contagioso, più mortale, o possono
verificarsi mutazioni che rendono difficile trovare un vaccino e
sviluppare farmaci. Ha senso continuare ad allevare migliaia di
visoni per la produzione di pellicce sapendo che, oltre alla
sofferenza arrecata agli animali, questa pratica può portare
alla ulteriore diffusione del coronavirus e, anche in una forma
mutata e potenzialmente più pericolosa?". Secondo la Lav il
virus è stato trasmesso ai visoni dagli allevatori o dagli
addetti ai lavori collegati alle strutture: questi animali, dopo
aver contagiato i loro simili (stipati in piccole gabbie con
anche 90mila individui) hanno nuovamente infettato alcuni
lavoratori che, a loro volta, hanno disperso il virus (mutato)
nella comunità.
La Lav ricorda che in Europa molti Stati hanno già vietato
gli allevamenti di animali da pelliccia, tra cui il Regno Unito,
l'Austria, la Francia e la Germania. Per questo l'associazione
chiede al ministro della Salute Roberto Speranza di vietare da
subito l'allevamento di visoni (e di altri animali per la
produzione di pellicce). (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA