(ANSA) - ROMA, 19 SET - Sono bastati 50 anni, sotto le giuste
condizioni, per addomesticare le volpi al punto da poterle
vendere come animali da compagnia. L'esperimento, racconta un
reportage della Bbc, viene condotto tutt'ora all'Istituto di
Citologia e Genetica di Novosibirsk, in Russia, e ha confermato
le teorie su come nella storia l'uomo sia riuscito a compiere lo
stesso processo su altri animali, a partire dal cane.
A ideare l'esperimento è stato Dmitry Belyaev, un genetista
ormai deceduto, e la sua assistente Lyudmila Trut, che a oltre
80 anni continua a supervisionarlo. La procedura è iniziata con
un gruppo di volpi in gabbia, che sono state liberate. Quelle,
meno del 10%, che non sono scappate subito sono state scelte
come popolazione base, e fatte riprodurre. I piccoli sono stati
nutriti a mano da alcune persone, e ancora una volta quelli che
hanno mostrato meno comportamenti aggressivi o impauriti nei
confronti dell'uomo sono stati selezionati per successivi
accoppiamenti. Dopo appena quattro generazioni, affermano i
ricercatori, sono state notate le prime differenze sostanziali,
con gli animali che cercavano il contatto umano, mentre nel
corso dei 50 anni le volpi sono diventate indistinguibili da un
cane domestico, con comportamenti come lo scondinzolio e
l'abbassamento delle orecchie, al punto che l'istituto ha
cominciato a venderli per far fronte alle spese della ricerca.
"Gli animali sono cambiati anche fisicamente - raccontano i
ricercatori -. Le loro gambe si sono accorciate, le teste sono
diventate più grandi, e alcune ghiandole sono diventate più
attive, con un maggior livello di serotonina nel cervello, che
diminuisce i comportamenti aggressivi".(ANSA).
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