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Sos delfini, summit ricercatori Mediterraneo per salvarli

Specie minacciata, scienziati condividono studi e strategie

Redazione ANSA NAPOLI

Il delfino comune del Mediterraneo è in pericolo e per preservarlo studiosi da tutti i Paesi del Mediterraneo sono pronti a condividere informazioni su abitudini, habitat e organizzazione sociale dei delfini. E' questo l'obiettivo principale della tre giorni di studio che si svolge da oggi a venerdì a Ischia, organizzata da Oceanomare Delphis Onlus (organizzazione che si occupa di promuovere la conoscenza e le pratiche di conservazione dei cetacei e della biodiversità marina), in collaborazione con Biology Conservation Research Foundation (Malta) e OceanCare (Svizzera). L'appuntamento parte dai dati allarmanti degli ultimi anni.

Nel Mar Mediterraneo il delfino comune (Delphinus delphis) fino a pochi anni fa era distribuito in tutto il bacino ed era considerato la specie numericamente più abbondante tra tutti i cetacei regolarmente presenti nell'area. Oggi è invece in forte declino in tutto il Mediterraneo centrale e orientale, a parte un'unica popolazione che continua ad essere presente nel mare di Alboran, tra Spagna e Marocco. Questo drammatico e notevole calo in abbondanza durante le ultime decadi ha sollevato problemi di conservazione per la specie e, nel 2003, la sottopopolazione di delfino comune Mediterraneo è stata definita endangered ('minacciata') nella Lista Rossa degli animali in pericolo dell'IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). L'inclusione tra le specie minacciate è stata determinata in base al criterio A2, che si riferisce a un declino in abbondanza del 50% nelle ultime tre generazioni, la causa del quale "potrebbe non essere cessata o potrebbe non essere compresa o potrebbe non essere reversibile".

Alla tre giorni di studio parteciperanno scienziati da tutti i Paesi del Mediterraneo, che condivideranno i diversi aspetti della vita dei delfini, a partire dalle abitudini alimentari degli esemplari che vivono al largo di Israele, come illustrerà Dan Kerem, dell'università di Haifa. Ma ad Ischia sono arrivati ricercatori da Libia, Francia, Gran Bretagna, Malta, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Algeria e Slovenia, tutti pronti al massimo dialogo internazionale e scambio di conoscenze sul delfino comune in Mediterraneo, per integrare gli sforzi scientifici e di conservazione della specie a livello locale, nazionale e internazionale. L'evento oltre a fare il punto della situazione sui delfini nel Mediterraneo, punta a trovare nuovi meccanismi di cooperazione tra scienziati e a definire una piattaforma per lanciare nuove collaborazioni, attività o progetti.

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