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Siccità: Po respira grazie a piogge, situazione resta grave

Rilevazioni sono migliorate, ma si prevede un nuovo calo

Redazione ANSA BOLOGNA
(ANSA) - BOLOGNA, 27 MAG - Le piogge di maggio hanno placato un po' la grande sete del Po, ma la situazione rimane comunque grave e sotto stretta osservazione. E' la conclusione dell'Osservatorio permamente dell'Autorità di bacino che oggi ha riunito i rappresentanti del distretto.

Rispetto agli allarmi delle scorse settimane la situazione è migliorata sensibilmente, ma il miglioramento sarà probabilmente di breve durata visto che gli indici di valle restano già ora molto scarsi e i monitoraggi registrano una siccità ancora grave lungo tutta l'asta del fiume.

A Pontelagoscuro (Ferrara), solo per fare un esempio, la portata attuale è di 461 m3/s quasi prossima alla soglia di riferimento critica per la risalita del cuneo salino (450 m3/s) che in alcuni rami nella zona del Delta (Ferrara e Rovigo) si attesta ad un valore di 12 km. Tale portata è inferiore a quelle d'inizio mese ed in rapida diminuzione. L'indice standardizzato per la sezione di Pontelagoscuro per il mese di Maggio indentifica una condizione di siccità idrologica severa. Analoga situazione è presente anche negli affluenti: dopo i primi giorni di Maggio le portate sono in decisa decrescita nell'area Appenninica, mentre in quella Alpina il deflusso è in parte sostenuto dalla fusione dalle nevi restanti. Anche i dati comunicati dai gestori delle centrali idroelettriche confermano i bassissimi livelli di produzione energetica.

"E' importante rilasciare acqua quando possibile - ha detto Meuccio Berselli, segretario dell'Autorità del Po - per mantenere le derivazioni dal Po a beneficio della maturazione delle colture stagionali e dell'habitat lungo l'alveo e nei rami secondari. A tal proposito, per esempio, il graduale rilascio di acqua dal Lago di Garda che ha livelli tutt'ora apprezzabili, risulta provvidenziale per alimentare con continuità le opportunità di prelievo a valle tra cui spicca quello del Canale Emiliano Romagnolo che consente l'approvvigionamento di tutta la Romagna e buona parte dell'Emilia Orientale". (ANSA).

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