Il report settimanale dell'Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche evidenzia come le precipitazioni, che hanno interessato alcuni territori del nostro Paese, abbiano dato respiro ai corsi d'acqua ed ai bacini lungo l'arco alpino, mentre i territori di pianura e quelli appenninici del Centro-Sud siano invece rimasti all'asciutto.
La situazione nelle Marche è drammatica: l'Esino, con un'altezza idrometrica registrata di 2 centimetri, è praticamente all'asciutto, mentre gli invasi sono al minimo del recente quinquennio. In Abruzzo, alcune località dove a Maggio era già caduto oltre l'80% di pioggia in meno, in Giugno non hanno visto una goccia.
Analoga, grave situazione si sta verificando in Molise.
L'Emilia Romagna, soprattutto nella pianura costiera non interessata da significativi eventi atmosferici, vede ancora calare i livelli dei fiumi e delle dighe piacentine di Mignano e Molato.
Il Lago Maggiore sta registrando il nuovo record del periodo, mentre il Garda è al 92,1% del riempimento. E' buona la ripresa del fiume Po lungo tutta l'asta e destinata a durare anche nei prossimi giorni, sostenuta dalle precipitazioni. In Piemonte il quadro è deficitario rispetto allo scorso anno, con piogge "a macchia di leopardo". In calo è anche il fiume Adda in Lombardia, mentre una condizione idrica migliore degli anni scorsi si registra complessivamente in Veneto.
Continua la criticità idrica per i fiumi della Toscana. In Umbria, i volumi idrici trattenuti nella diga Maroggia sono in linea con gli anni passati, mentre nel Lazio i laghi di Bracciano e Nemi risultano in calo.
In Campania, le portate dei fiumi Sele, Sarno, Volturno e Garigliano sono in calo come il lago di Conza e gli invasi del Cilento, rimanendo comunque con scorte idriche superiori a quelle di un anno fa. E' invece deficitaria la situazione del bacino Sant'Anna in Calabria. Continua il decremento dei volumi idrici nei bacini di Basilicata e di Puglia. Entrambe le regioni mantengono tuttavia riserve idriche largamente superiori a quelle dello scorso anno.