(ANSA) - ROMA, 22 GEN - "In questo momento in Italia c'è
un'eccessiva pressione sulle risorse idriche. Se per alcune zone
d'Italia si parla di rischio desertificazione, ce ne sono altre
in cui la ricarica della falda acquifera sta diventando
un'emergenza, di cui è conseguenza l'impoverimento dei corpi
idrici superficiali, come sta avvenendo, ad esempio, nel Lazio
per i laghi di Albano, a Castelgandolfo, e Bracciano, la cui
risorsa contribuisce sempre più a rimpinguare una falda
fluttuante". A segnalarlo è l'Associazione Nazionale dei
Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle
Acque Irrigue (ANBI) attraverso le parole del Direttore
Generale, Massimo Gargano.
"Se quelle irrigue sono considerate infrastrutture
strategiche per il Paese, ribadiamo la necessità di un Piano di
efficientamento ed incremento della rete idraulica, anche
attraverso la realizzazione di nuovi invasi - ha aggiunto
Gargano -. La nostra proposta, compatibile con il cronoprogramma
comunitario previsto dal Recovery Plan, prevede 858 progetti
definitivi ed esecutivi, cioè cantierabili, capaci di garantire
oltre 21.000 posti di lavoro, con un investimento di oltre 4
miliardi e mezzo di euro". (ANSA).
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