(ANSA) - ACERRA, 14 SET - Sono due giovanissimi i primi
ospiti di un Gruppo appartamento per persone affette da
dipendenze, ed in particolare dal gioco d'azzardo, inaugurato ad
Acerra (Napoli), alla presenza del vescovo Antonio Di Donna. Due
giovanissimi di 19 e 20 anni ai quali presto se ne aggiungeranno
altri per superare, insieme al supporto di volontari e operatori
sociali, le proprie dipendenze. L'iniziativa, messa in campo da
un partenariato sociale ed istituzionale e sostenuto da
Fondazione "Con il sud", è stata "benedetta" dal vescovo Di
Donna, che da anni denuncia i danni causati dal vizio del gioco.
"Credo che questa sinergia tra mondo istituzionale, sanitario,
sociale e familiare messa in atto per questa esperienza - ha
sottolineato il presule - possa e debba essere di esempio anche
per altri casi". Nel Gruppo Appartamento realizzato in una casa
messa a disposizione da alcuni cittadini in via Sibilia,
conviveranno quattro persone con dipendenze e sarà anche centro
diurno per condividere piani terapeutici individualizzati.
Presenti all'inaugurazione, tra gli altri, Francesca La Montagna
assessore alle politiche sociale del comune di Acerra, Orazio
Capasso, direttore sanitario del distretto 46 dell'Asl Napoli 2
Nord, Vincenzo La Martora, direttore del Dipartimento Dipendenze
Patologiche (DDP) dell'Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord, e
Maria Pia Ortoli, presidente della cooperativa Officina dei
Talenti che ha promosso il progetto Game Over insieme alle
cooperative sociali Un Fiore per la vita, Regina Pacis, Il
Millepiedi, P.a.s.s. e l'Asl Na 2. Per gli ospiti è già stata
attivata una rete sociale che consentirà loro di avere un
contratto di lavoro. "La sinergia - ha aggiunto il vescovo - non
serve soltanto come leva organizzativa ma diventa una forte
spinta motivazionale. Le persone impegnate nel percorso di
recupero se avvertono che attorno a loro c'è tensione positiva
indirizzata a farli guarire, si sentono incoraggiati e riescono
a trovare la forza di andare avanti. La responsabilità di chi fa
sinergia è dunque ben oltre e molto più importante di una
semplice strategia organizzativa e questo deve essere sempre
ricordato, anche quando l'entusiasmo dei primi giorni potrà
affievolirsi è bene ricordare che c'è chi ci guarda e chi conta
sul nostro esempio". (ANSA).