(ANSA) - NAPOLI, 17 NOV - "Abbiamo conosciuto la realtà della
T.I.N. del Cardarelli quando è nata la nostra Giselle.
Chiaramente per noi è stato un momento molto difficile, ma siamo
stati presi in carico da una squadra straordinaria; un reparto
nel quale alla professionalità si unisce la grandissima umanità
di tutto il personale". Il campione judoka Marco Maddaloni e sua
moglie Romina Giamminelli oggi sono stati in visita all'ospedale
Cardarelli di Napoli per consegnare ufficialmente al Reparto
diretto dalla dottoressa Maria Gabriella De Luca un prezioso
macchinario acquistato grazie all'annuale gala di beneficenza
Marco Maddaloni Charity (organizzato dalla Marco e Romy
Foundation).
Una visita programmata non a caso in occasione della Giornata
Mondiale della Prematurità, si legge in una nota del Cardarelli.
"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei
propri sogni", si legge sulla targa che verrà apposta sul
macchinario. "Quando ci dissero delle difficoltà della nostra
piccola Giselle per noi fu un momento terribile - ricorda Romina
- qualcosa di straziante. Ben presto ci ritrovammo alla T.I.N.
del Cardarelli dove fummo accolti da una realtà straordinaria.
Ogni giorno pregavo che tutto andasse bene, vedevo tante
situazioni difficili. Oggi la nostra piccola ha 3 anni ed è
vivace, con un carattere forte. Dobbiamo molto a questa
struttura straordinaria che ogni giorno compie dei veri e propri
miracoli. Sono i nostri angeli". Il macchinario, acquistato
grazie ai soldi raccolti con il Marco Maddaloni Charity 2020,
consente il monitoraggio della frequenza cardiaca in modo non
invasivo per i nati prematuri. "Un dono preziosissimo - spiega
la dottoressa Gabriella De Luca - che ci aiuta a diagnosticare
eventuali infezioni neonatali prima della comparsa dei sintomi.
Nei neonati prematuri la velocità della diagnosi è fondamentale
per instaurare una terapia tempestiva e migliorare così la
prognosi".
Il macchinario va ad implementare le dotazioni tecnologiche
della T.I.N. del Cardarelli di Napoli. L'Unità Operativa
Complessa di Terapia Intensiva Neonatale, con i suoi 8 posti di
Terapia Intensiva Neonatale e 10 di sub intensiva, conta ogni
anno circa 300 ricoveri. Il lavoro viene portato avanti di
concerto con l'Unità Operativa Complessa di Ginecologia e
Ostetricia, diretta dal dottor Claudio Santangelo, che è Centro
di riferimento regionale per le gravidanze a rischio. Ad
incontrare e ringraziare la giovane coppia sono stati il
direttore generale del Cardarelli Giuseppe Longo e il direttore
sanitario Giuseppe Russo. "Questa donazione - dicono - ha un
grande valore per noi, sia sotto il profilo materiale che umano;
è il riconoscimento di un lavoro che il nostro personale porta
avanti ogni giorno con abnegazione e passione. Ancora una volta
la famiglia Maddaloni ha dimostrato di essere capace di grandi
gesti, nella vita come nello sport". (ANSA).