(ANSA) - NAPOLI, 04 NOV - Sullo schermo dello smartphone
compare l'immagine in tempo reale di un piccolo ricoverato in
ospedale, dall'altra parte, a guardarlo ci sono i genitori. E'
il progetto 'Mai più soli', che ha previsto l'installazione di
10 telecamere sulle cullette di piccoli ricoverati all'ospedale
Santobono Pausilipon di Napoli per consentire ai genitori di
poter vedere da casa il proprio bambino e di ricevere notizie
sanitarie anche a distanza.
Il progetto è stato finanziato con i fondi della tradizionale
Asta di beneficenza, voluta dal cardinale Crescenzio Sepe,
arcivescovo metropolita di Napoli, e ha consentito il
collegamento video tra culle e sulle incubatrici di neonati
dell'Area intensiva neonatale del Santobono e le famiglie dei
piccoli pazienti. Lo stesso presule oggi ha toccato con mano il
risultato dell'asta di beneficenza, osservando prima il bimbo
ricoverato e dopo parlando con i genitori del piccolo.
Il Santobono Pausilipon è, infatti, centro di riferimento
pediatrico non solo per la Campania, ma anche per il Sud Italia
per neonati chirurgici e nefropatici e ha i reparti di terapia
intensiva neonatale e patologia neonatale. Capita, dunque, con
una certa frequenza che arrivino bambini da altre regioni e,
tramite app e videocamera, possono essere visti dalle proprie
famiglie. Al servizio si accede tramite una app e un codice che
viene consegnato ai genitori.
Un sistema innovativo, utilizzato di recente anche per il caso
di piccoli pazienti covid positivi i cui genitori erano a casa,
positivi a loro volta, in isolamento domiciliare.
"Questa pagina - ha detto il cardinale Sepe - si aggiunge alla
storia di solidarietà che il popolo di Napoli ha mostrato negli
anni con l'Asta di beneficenza".
"In questi progetti ci sono tutti - ha sottolineato - dal Papa
al presidente della Repubblica e del Consiglio dei ministri, ai
tantissimi cittadini che partecipano e contribuiscono a
realizzare progetti. Sono storie di carità e solidarietà che
fanno onore a Napoli".
Anna Maria Minicucci, a capo del Santobono Pausilipon, ha
evidenziato che "con l'Asta di beneficenza, oltre alla
telemedicina, abbiamo potuto avere un pullmino che accompagnasse
e andasse a prendere i nostri piccoli pazienti fino a casa".
"La telemedicina - ha concluso - è spesso l'unica possibilità
dei genitori che sono lontani di poter vedere i propri figli che
sono ricoverati". (ANSA).