(ANSA) - SALERNO, 09 SET - C'è un'Italia della bellezza che
non si arrende, neanche nell'anno più difficile del turismo, e
rilancia con le migliori carte a propria disposizione: location
uniche, una cucina Mediterranea inimitabile, vini al top delle
classifiche mondiali, per qualità e crescita.
Nascono da questi elementi, in aggiunta alla migliore
hotellerie della costiera Amalfitana, le cene di chef stellati
'a quattro mani' proposte da Villa Cimbrone a Ravello, albergo
5 stelle gestito da Giorgio Vuilleumier e famiglia. Una
residenza nobiliare con un Giardino all'inglese, (trionfo di
piante statue e tempietti) che da solo vale la visita, e offre
scorci mozzafiato, come la Terrazza sul'Infinito a picco sul
mare, che Gore Vidal definì "il luogo più bello del mondo".
Qui si sono date appuntamento due eccellenze del vino
italiano: le cantine di Feudi di San Gregorio, di Sorbo Serpico,
in Irpinia, e Allegrini, storico marchio dell'Amarone,
protagonista dell'enologia della Valpolicella dal XVI secolo. Un
programma iniziato il 5 agosto, che si concluderà il 19
settembre. Ai vini di questi due protagonisti di Campania e
Veneto, valorizzatori dei vigneti autoctoni, è toccato il
compito di accompagnare le quattro cene a tema - l'eleganza, la
natura, la bellezza, la passione - con tavole apparecchiate nei
punti iconici di Villa Cimbrone: il Loggiato Gotico, l'Orto, la
Terrazza dell'Infinito, il Roseto antico. Per ognuna un cuoco
stellato diverso in affiancamento al resident chef Lorenzo
Montoro, de Il Flauto di Pan, 1 stella Michelin, ristorante
dell'hotel. Ai fornelli si sono alternati Emanuele Scarello, 2
Stelle, (Agli Amici di Udine), Peppe Guida, 1 Stella, (Antica
Osteria Nonna Rosa di Vico Equense), nella penultima serata, il
6 settembre, Vito Mollica, 1 Stella, (Il Palagio Four Season di
Firenze). Si chiuderà il 19 settembre con i piatti del ticket
Lorenzo Montoro-Pino Lavarra, 2 stelle Michelin (The Luxury
Collection, Doha).
Per gli ospiti anche l'occasione unica di ascoltare dalle
voci di Marilisa Allegrini, la signora dell'Amarone, e Antonio
Capaldo, presidente di Feudi, la storia di queste due aziende e
la filosofia che ispira i loro vini. (ANSA).