(ANSA) - NAPOLI, 18 MAR - Per contribuire alla gestione
dell'emergenza sanitaria, i diabetologi dell'Università Federico
II di Napoli hanno incrementato l'attività in telemedicina
avvalendosi dei dispositivi informatici dedicati alla malattia,
ma anche di piattaforme social utili a questo scopo (sistemi di
messaggistica istantanea, di videochiamate, ecc.). I pazienti
in cura nell'Unità operativa complessa di Diabetologia
dell'Azienda ospedaliera universitaria, diretta dalla
professoressa Angela Rivellese, risentiranno solo in parte, si
evidenzia, del disagio causato dagli effetti sul sistema
sanitario dall'epidemia determinata dal coronavirus. Gli
assistiti dalla struttura - centro di riferimento regionale per
l'accreditamento delle strutture territoriali all'utilizzazione
di dispositivi avanzati e ora impegnata anche nel progetto
europeo di telemedicina 'ProEmpower' per le tecnologie
innovative - possono continuare ad essere assistiti in
telemedicina, principalmente le persone che utilizzano sistemi
di monitoraggio in continuo della glicemia e/o microinfusori di
insulina e sistemi di 'pancreas artificiale ibrido'. "Questi
dispositivi - spiega il dottor Giovanni Annuzzi, diabetologo,
responsabile dell'Uos Microinfusori e Tecnologie Innovative -
danno, infatti, la possibilità di depositare in tempo reale, in
clouds dedicate, le misurazioni continue della glicemia e le
dosi di insulina praticate. Il medico diabetologo ha la
possibilità di accedere a questi dati in remoto in tempo reale e
di prescrivere modifiche terapeutiche a distanza".