(ANSA) - NAPOLI, 24 SET - Due Dop come il pomodoro San
Marzano e il cipollotto nocerino. Ma anche tanti prodotti meno
noti eppure di alta qualità, tanto da essere inseriti
nell'elenco delle produzioni tradizionali della Campania, come
il fagiolo mustacciello e il finocchio di Sarno. Parte dalla
promozione e valorizzazione delle colture tipiche e del paniere
regionale, il Divin Castagne 2018, rassegna gastronomica che si
svolge a Sant'Antonio Abate in piazza Sandro Pertini, giunta
all'ottava edizione. La rassegna apre i battenti il 29 settembre
alle ore 19 e durerà 6 giorni: dal 29 settembre al primo ottobre
e poi ancora da sabato ottobre a lunedì 8.
Il format, proposto da Carmine D'Aniello, Giovanna Mascolo e
Andrea D'Auria, ideatori e organizzatori dell'evento e dal
direttore del Divin Castagne 2018, Salvatore Caputo, si articola
in un programma tra gusto, arte e cultura con uno sguardo al
territorio, alle sue tipicità, nonché ai temi del benessere e
della salute. Corner saranno assicurati all'esposizione delle
produzioni a marchio della Campania, suddivise per aree
territoriali.
"Quest'anno - spiegano gli organizzatori - abbiamo voluto
concentrarci sui cibi del nostro territorio che fanno bene alla
salute, coinvolgendo anche i massimi esperti del settore come il
professor Rocco di Prisco del Cnr, e sulla tutela delle
tradizioni che ancora vivono tra i monti Lattari e l'Agro
Nocerino-Sarnese con le sue due dop (il pomodoro San Marzano e
il cipollotto nocerino, ma anche con le piccole produzioni
tipiche come il fagiolo mustacciello)".
"Abbiamo anche dato - ha detto Salvatore Caputo, di Alto
Artigianale, consulente del Divin Castagne - uno sguardo
all'estero, coinvolgendo importanti buyer che incontreranno le
aziende del territorio in incontri one to one. Così facendo il
Divin Castagne diverrà una vetrina internazionale per i nostri
produttori".
Tra le novità dell'edizione 2018, il lancio del "Tast@round":
una degustazione itinerante dei prodotti di alta qualità
territoriale promossa grazie alla collaborazione con Alto
Artigianale che parte idealmente da Sant'Antonio Abate per
arrivare ai consumatori di diverse città. La tabella di marcia
sarà definita sulla base di incontri con i buyer presenti al
Divin Castagne. Nell'ambito dell'evento sono previsti workshop
B2B - "incontri di gusto" con la presenza di stakeholders
esteri. Un momento voluto dal direttore, Salvatore Caputo, che,
attraverso la programmazione di incontri tra singole aziende e
potenziali compratori, "permetterà realmente ai produttori del
territorio di incontrare potenziali clienti nazionali ed
internazionali ai quali presentare i propri prodotti". Gli
incontri tra aziende del territorio e buyer esteri sono fissati
per lunedì 1 ottobre e avverranno one-to-one. Cinquanta le
aziende iscritte.
Cento chef e 300 produttori si alterneranno in sei serate per
trasformare piazza Sandro Pertini in un quartiere del gusto. La
cittadina pedemontana dei Lattari "sarà un ristorante a cielo
aperto dove ogni piatto sarà realizzato con un prodotto tipico
del territorio e abbinato al vino più rappresentativo dello
stesso "terroir"'.