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Temi caldi
In collaborazione con #Giffoni54
"La sfiducia nei
meccanismi della democrazia rappresentativa è ormai palese. Da
20 anni a questa parte c'è una costante riduzione in termini di
partecipazione al voto, soprattutto tra i giovani. Credo che la
ragione sia legata all'assenza di forme di aggregazione sociale
come in passato potevano essere i circoli, i bar: luoghi in cui
c'era discussione politica tra soggetti diversi. Oggi la
politica è diventata materia da social, dove non si
approfondisce, né conosce l'interlocutore. Questa dimensione
social ha impoverito l'interesse per la politica". Lo dice il
ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo a una
domanda di un giovane al Giffoni Film Festival
sull'astensionismo e il disinteresse per la politica.
"Chi è in difficoltà ed è arrabbiato - prosegue il ministro -
dovrebbe andare a votare per cambiare la situazione, gli
arrabbiati nella storia hanno sempre usato il voto per cambiare
le cose perché oggi preferiscono starsene a casa? Questa
disaffezione passa attraverso il fatto che la passione che nasce
dal web non è idonea per la politica. Sono tra i pochi che la
pensa così, ma io non uso i social perché non li condivido".
In collaborazione con #Giffoni54
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