(ANSA) - NAPOLI, 11 GEN - "La Commissione Speciale Aree
Interne della Regione Campania, convocata per oggi dal
presidente Michele Cammarano, ha approvato una mozione
finalizzata ad introdurre misure volte a compensare lo
svantaggio degli studenti residenti nei comuni delle aree
interne, agevolandone l'accesso agli alloggi universitari messi
a disposizione dagli atenei". Così il consigliere regionale del
Pd, e componente della III Commissione Speciale "Aree Interne"
della Campania.
"Nello specifico - sottolinea Mortaruolo - la mozione prevede
che i bandi Adisurc, nell'ambito delle disposizioni concernenti
l'elaborazione delle graduatorie degli assegnatari di alloggi
universitari, attribuiscano un punteggio aggiuntivo agli
studenti fuori sede residenti in quelle aree. È evidente, che
l'istanza interessi pure gli studenti residenti in tutto il
Sannio".
"In Campania - prosegue il consigliere regionale - i comuni
ricompresi nelle aree Interne Snai sono 146, a cui si affiancano
76 Comuni elencati nell'ultima classificazione del relativo
Comitato Tecnico, come aree interne in quanto classificati
periferici ed ultraperiferici. Le aree interne si caratterizzano
quali "aree significativamente distanti dai centri di offerta di
servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità)" e una
delle principali linee d'azione della Strategia nazionale per le
Aree interne consiste nell'assicurare a tali territori "livelli
adeguati di cittadinanza" nell'accesso ai servizi essenziali".
"Gli studenti residenti nelle aree interne - precisa
Mortaruolo - risultano svantaggiati nel raggiungimento delle
sedi universitarie, dovendo affrontare lunghi spostamenti o
sostenere i costi sempre più elevati per l'affitto di
appartamenti nei pressi degli atenei scelti. Siccome ad oggi non
risulta che gli avvisi di assegnazione di posti alloggio nelle
residenze universitarie campane prevedano efficaci misure per
agevolare l'accesso agli alloggi universitari da parte degli
studenti fuori sede residenti nelle aree interne, ci siamo
sentiti in dovere di sollevare la questione e predisporre questa
mozione per agevolare gli studenti costretti a lasciare i propri
luoghi di residenza".
I dati Istat mostrano che, nei principali centri urbani,
classificati come "poli", a possedere un titolo di studio
universitario è un residente su tre, quota che scende al 24% nei
"poli intercomunali", al 22,7% nei "comuni di cintura" (gli
hinterland delle città maggiori), per poi attestarsi al 20% (un
residente su cinque) nei comuni periferici, rendendo evidente la
correlazione tra perifericità del territorio e ridotto numero di
persone con istruzione terziaria. Sempre secondo le rilevazioni
Istat, nelle province campane le percentuali di neodiplomati che
si iscrivono all'università sono significativamente inferiori
alla media nazionale (51,4%), e la stessa è del 44% per
Benevento (con il 45,69% di diciottenni residenti nelle aree
interne)".
"I divari esistenti nell'ambito dell'istruzione - conclude
l'esponente del Pd - non vanno sottovalutati, in quanto
rafforzano l'esclusione di ampie parti del Paese già periferiche
- geograficamente e socialmente - e le allontanano ulteriormente
dalle aree urbane, dove il livello di istruzione è più elevato.
Il futuro dei nostri giovani dipende sempre di più dal loro
capitale culturale e l'accesso all'istruzione universitaria
nelle aree interne è un elemento di fondamentale importanza per
diffondere un bagaglio culturale che potrebbe tradursi in un
fattore di sviluppo anche economico e sociale dei comuni e
contrastarne lo spopolamento. Un incremento del numero di
laureati nelle aree interne gioverebbe a tutta la Regione
Campania, che per numero di giovani laureati è agli ultimi posti
in Italia, a sua volta penultima nell'Unione europea". (ANSA).