M5s all'attacco della Regione sul
tema della qualità dell'aria con l'interrogazione presentata
dalla consigliera Maria Muscarà durante il question time di
oggi. "E' in corso da parte dell'Europa - ha ricordato la
consigliera - una procedura di infrazione Ue che porterà alla
condanna della Campania anche per l'aria, oltre che per i
rifiuti. Solo due mesi fa, a distanza di due anni dalla
procedura d'infrazione, la Regione ha firmato un accordo che
lascia le cose come stanno. La Regione come pensa di spendere i
4 milioni messi a disposizione dalla Ue?
"L'accordo di programma sottoscritto lo scorso 11 febbraio per
l'individuazione di misure di miglioramento dell'aria necessita
di tempi per la sua messa in esecuzione - ha replicato il
vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola - e
prevede una serie di misure per colmare ritardi che
effettivamente ci sono stati. Come giunta regionale abbiamo
investito 7 milioni per la costituzione alla Reggia di
Carditello di un centro per il monitoraggio dell'aria con
particolare attenzione alle polveri sottili che si avvarrà di
mezzi ad alta tecnologia. Ovviamente non basta la rilevazione.
Vogliamo intervenire - ha aggiunto - anche sull'inquinamento
delle aree portuali con l'elettrificazione delle banchine e
stiamo per individuare meccanismi per la sostituzione dei camini
tradizionali. Ovviamente - ha proseguito - non possiamo
finanziare tutto con il pubblico, serve anche la collaborazione
dei privati per un ventaglio ampio di iniziative per recuperare
ritardi che non riguardano solo la Campania ma l'intero Paese".
Muscarà ha giudicato insufficiente la risposta di Bonavitacola:
"Non ha spiegato i ritardi dell'accordo di programma nonostante
la procedura d'infrazione risalga al 2019 ed è stata tutto un
farò, dirò, vedrò, mentre l'Europa ci condanna e i cittadini
muoiono di inquinamento. La Regione Campania - ha concluso
Muscarà - non ha fatto nulla, mi aspettavo una risposta più
concreta e meno proiettata su quello che si farà".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
