(di Antonio Pisani)
Hanno ridotto in fin di vita con
dodici coltellate un 15enne per una sigaretta non data. É il
motivo per il quale quattro adolescenti di Castel Volturno, in
provincia di Caserta di età compresa tra i 15 e i 17 anni, sono
stati arrestati dalla Polizia con l'accusa di tentato omicidio
nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura per i Minori
di Napoli. Tre sono stati arrestati nei giorni scorsi dai
poliziotti del Commissariato di Castel Volturno, sulla base
dell'ordinanza emessa dal Gip del tribunale dei minori (uno è
finito al carcere minorile di Nisida, gli altri due ai
domiciliari), un quarto è stato fermato nelle scorse ore ed è
stato condotto presso il Centro di prima accoglienza dei Colli
Aminei di Napoli, in attesa della convalida del provvedimento
restrittivo.
I quattro, tutti italiani e incensurati, studenti di scuole
superiori tranne uno che lavora e provenienti da famiglie
definite dagli inquirenti 'normali', si sono resi protagonisti
dell'aggressione molto violenta avvenuta nella notte tra il 5 e
il 6 ottobre scorsi (tra sabato e domenica) all'esterno di un
bar di Villaggio Coppola, località del comune del litorale
casertano molto frequentata dai giovani. Comitive miste spesso
formate da italiani e stranieri visto che a Castel Volturno sono
quasi 20mila gli stranieri, soprattutto extracomunitari. Questa
volta però c'era un gruppetto di italiani da una parte e,
dall'altra, un gruppo ancora più esiguo formato dal 15enne
egiziano e da altri due coetanei, sempre stranieri. Secondo
quanto emerso dai filmati delle telecamere di videosorveglianza
pubbliche e private visionati dai poliziotti del Commissariato
di Castel Volturno diretto da Pasquale Lamitella, il gruppo di
italiani ha avvicinato il 15enne per poi aggredirlo,
probabilmente in seguito al rifiuto di quest'ultimo di dare una
sigaretta. In realtà nessuna delle parti in causa, né i quattro
presunti autori né la vittima, hanno spiegato il motivo
dell'aggressione: la sigaretta non data sembrerebbe più un
pretesto che nasconde le reali ragioni della violenza, ma sul
punto le indagini proseguono. Tuttavia, non è emersa una matrice
razzista alla base dell'episodio ed infatti la specifica
aggravante prevista dalla legge non è stata contestata.
Gli inquirenti stanno ancora accertando chi ha materialmente
colpito il 15enne, se uno o più dei ragazzi arrestati, e se
siano state usate più armi, visto che nessun coltello è stato
rinvenuto. La vittima, così come altre persone presenti durante
l'episodio, ha comunque collaborato con gli inquirenti,
raccontando dell'improvvisa aggressione subita fuori al bar,
talmente violenta da non essere in grado di reagire in alcun
modo; anzi il minore, colpito in parti vitali, al cuore e al
polmone, è caduto a terra nel sangue ed è stato poi portato al
Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, dove i medici gli
hanno salvato la vita.
Ma non è, questo, l'unico episodio di violenza ai danni di un
ragazzino: un altro giovane è stato accoltellato a Modena, nella
zona della stazione dei treni. Si tratta di 19enne di origini
straniere aggredito da un gruppo di altri giovani che, non si
esclude, potrebbero essere minorenni. Presente tra i testimoni
che hanno assistito all'aggressione c'era anche Francesco Del
Re, inviato di 'Chi l'ha visto', che ha riferito di aver
chiamato i soccorsi, rammaricandosi del fatto di aver notato
"indifferenza totale da parte di tutti" di fronte alle richieste
di aiuto del 19enne.
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