Riabilitazione e assistenza ai
disabili: taglio del nastro a Mondragone per per il nuovo Centro
Campano "Stella Maris". Da un antico convento di suore nasce una
struttura sanitaria accreditata col Servizio sanitario regionale
all'avanguardia per la cura e la riabilitazione dei pazienti
fragili.
Un punto di riferimento per i piccoli pazienti dell'età
evolutiva, anziani con lesioni sensitive e motorie, persone
vittime di ictus e infarti, malati con patologie
neurodegenerative, motulesi, malati di Sla, pazienti autistici,
bambini affetti da sindromi rare e da disturbi del linguaggio.
"Stella Maris" serve un bacino di utenza vastissimo che si
estende da Cellole a Castelvolturno, da Grazzanise a Cancello e
Arnone, da Falciano a Carinola fino a tutto l'agro aversano e al
basso Lazio.
Un servizio avanzato e tecnologicamente all'avanguardia per una
vasta comunità di cittadini fragili che possono oggi contare su
una struttura modernissima e all'avanguardia, dotata di decine
di ambulatori, di 15 posti letto di degenza (questi ultimi in
attesa di accreditamento), di palestre, piscine per
l'idroterapia, attrezzature tecnologiche di ultima generazione,
spazi di assistenza dedicati e in cui si utilizzano, per nuove
cure, la realtà aumentata, l'intelligenza artificiale, la
robotica e tutte le più moderne tecniche di riabilitazione delle
disabilità congenite o acquisite, conseguenti a patologie
sensitive e motorie, acute e croniche. Una struttura che dà
impiego a decine di camici bianchi, tra medici, specialisti,
infermieri, professionisti sanitari delle varie professioni
(logopedisti, terapisti della riabilitazione, fisioterapisti,
dietisti, tecnici di neurofisiopatologia, Terapisti della neuro
e psicomotricità dell'età evolutiva (Tnpee), Tecnici della
riabilitazione psichiatrica). impiegati in regime di dipendenza
e di lavoro autonomo.
«Per me è un sogno che diventa realtà - commenta Giovanni
Severino, titolare del Centro campano "Stella Maris" di
Mondragone e presidente di Confindustria Sanità di Napoli e
provincia - sin dal 1984, quando la Regione Campania promulgò
una legge innovativa per l'assistenza ai disabili decisi di
cogliere quell'opportunità, Conoscendo il territorio di
Mondragone e le esigenze della sua comunità aprimmo una piccola
struttura che concluse l'iter di convenzionamento nel 1989 con
l'apertura ufficiale nel '90. La disabilità soprattutto nei
piccoli centri - continua Severino - era spesso considerata a
quel tempo una vergogna, uno stigma e inizialmente la struttura
non aveva utenti". Grazie alla collaborazione di padre Emilio,
un prete del luogo, fu allora avviato da Severino un servizio di
assistenza a domicilio innovativo e pioneristico.
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