I problemi per la scuola al via in
Campania da lunedì restano tanti "ma partirei stavolta da una
nuova buona notizia, la Regione finanzia da quest'anno i Comuni
per gli autobus scolastici, abbiamo avuto domande da 180 Comuni
sotto i 15.000 abitanti e stiamo per acquistarli e consegnarli".
Lo afferma Lucia Fortini, assessora all'istruzione della Regione
Campania, parlando con l'ANSA della situazione degli istituti in
Campania.
"Abbiamo varato il nuovo intervento con un bando che ha avuto
forti adesioni, all'inizio avevamo a disposizione 10 milioni,
poi ne abbiamo messi altri 15. Con questi 25 milioni i pullmini
li compriamo noi, con un bando dell'Acamir, società controllata
dalla Regione e li diamo ai Comuni, utilizzando il Fesr".
Trasporto migliore, quindi, in una regione che quest'anno
garantisce trasporti pubblici gratuiti per 80.000 studenti, ma
la questione degli edifici scolastici resta problematica.
"Sugli edifici - spiega Fortini - la Campania ha speso 200
mliioni dal Fesr per la verifica della vulnerabilità sismica e
per interventi sull'edilizia. Il problema è che non abbiamo la
forza di altre regioni di fare di più, mentre il piano nazionale
del ministero dal 2024 al 2026 finanzia zero euro. L'ultimo
piano triennale, quello 2018-20 ha stanziato 150 milioni per la
Campania. Poi c'è stato lo stop covid e con il ministro Bianchi
iniziammo una battaglia per riprendere i finanziamenti ma senza
successo. Dal ministero dicono che mettono risorse, ma per gli
asili nido, però devono essere finanziate anche le scuole".
Zero finanziamenti dal ministero per una regione che nei mesi
scorsi un'indagine di Banca d'Italia ha definito la peggiore nel
già forte distacco di strutture e palestre tra Nord e Sud
Italia. "La situazione - spiega Fortini - non è buona, lo so
bene, ma è in linea con altre Regioni del Sud. In questi mesi
con l'analisi dell'edilizia scolastica abbiamo cercato di avere
numeri e dati per idee chiare. Ma su questo tema lo sforzo lo fa
solo la Regione, quando tutti sappiamo che le scuole sono state
costruite negli anni '50-'60 e non ci danno più risorse per la
manutenzione. Da Roma ci parlano del Pnrr, che nasce in Ue per
raggiungere la perequazione, non per sostituire il piano
triennale che resta a zero euro. All'inizio del Governo Meloni
facemmo riunioni con il ministro Valditara che mi lasciarono
ottimista, gli feci i complimenti. Ma poi si è fermato tutto.
Ora aspettiamo la decisione a novembre della Corte
Costituzionale sul nuovo dimensionamento delle scuole che il
Governo vuole tagliare. Dopo l'ok del Tar al nostro ricorso e lo
stop del Consiglio di Stato, alla Consulta spiegheremo che la
previsione di Roma per la Campania sugli studenti di quest'anno
è inferiore di 22.000 ragazzi iscritti".
Dai genitori arrivano anche proteste per classi affollate,
come il Vico di Napoli che avrà 32 studenti allo scientifico in
una stessa classe: "Un taglio organico di insegnanti - spiega
Fortini - c'è stato. Il ministero nega dicendo che l'organico è
calcolato sugli iscritti ad aprile ma sono molti di più.
L'ufficio scolastico regionale ha 200 insegnanti in più per le
scuole dalla Regione, ma servono altri fondi da Roma. Penso
all'autonomia differenziata, immaginate che Lombardia e Veneto
avranno problemi economici per nuovi insegnanti? Non credo
prprio".
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