"Con l'abolizione dell'abuso
d'ufficio si elimina il reato forse più abusato della storia
della Repubblica". Così il sindaco di Vitulano (Benevento),
Raffaele Scarinzi (Pd), avvocato, in una dichiarazione nella
quale evidenzia: "La fattispecie aveva una sua precisa e fondata
ratio e ben si inseriva nel Capo del codice riservato ai delitti
dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.
Puniva infatti il pubblico ufficiale o l'incaricato di un
pubblico servizio che, nell'esercizio delle sue funzioni,
produceva un danno o un vantaggio patrimoniale in contrasto con
le norme di legge. Si trattava quindi di una norma di chiusura
per coprire quei comportamenti non tipizzati da altre figure di
reato più specifiche". Prosegue il sindaco di Vitulano: "Il
problema dell'abuso di ufficio è stato però quello della sua
applicazione che ne ha fatto uno strumento per porre sotto
accusa qualsiasi comportamento del pubblico ufficiale ancorché
non contrastante con alcuna norma di legge. O meglio senza
alcuna fondata valutazione sulla illegittimità dell'atto o
dell'attività del pubblico ufficiale in termini di regolarità
amministrativa".
"In altre parole l'abuso di ufficio è stato spesso il mezzo
per la caccia alle streghe da parte di organi di PG anche
tecnicamente inadeguati a valutare correttamente la legittimità
amministrativa dell'atto presupposto dell'illecito" sottolinea
Scarinzi nella dichiarazione. Da qui, secondo il sindaco, "le
percentuali infime di conferma delle ipotesi accusatorie in sede
di merito dopo lunghi travagli degli amministratori costretti a
subire indagini e gogne mediatiche del tutto ingiustificati".
"Certo l'abolizione del reato ha rischiato e rischia di
sguarnire il sistema delle regole a presidio dell'imparzialità e
del buon andamento della pubblica amministrazione. E per questo
il Presidente della Repubblica ha atteso per la promulgazione
della riforma l'introduzione con il decreto carceri della nuova
figura del peculato per distrazione. Ma è certamente
condivisibile la scelta di rimediare ad un abuso dell'abuso di
ufficio finora praticato" conclude Scarinzi.
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