Ventisei lavoratori sospesi dal
servizio e dallo stipendio e ora a rischio licenziamento: sono
quelli in forze all'Ente Autonomo Volturno interessati da
procedure disciplinari "a seguito - come spiega la stessa Eav in
una nota - di gravi irregolarità emerse da un'articolata
attività investigativa condotta negli ultimi mesi".
Le indagini, che sono state svolte anche con il supporto di
agenzie esterne specializzate, avrebbero "rivelato - sottolinea
l'azienda di trasporti - un quadro preoccupante di comportamenti
fraudolenti finalizzati all'illecito arricchimento personale e
alla sistematica violazione delle norme aziendali".
Tre in particolare gli ambiti interessati: il primo riguarda le
biglietterie di Pompei e Sorrento dove tre addetti sarebbero
stati colti in flagrante mentre stavano manipolando il sistema
di emissione biglietti, producendo titoli di viaggio falsificati
per trarne profitto. "Le indagini - viene evidenziato da Eav -
hanno svelato un vero e proprio sistema che sembra coinvolgere
anche soggetti esterni all'azienda". Altro servizio finito al
centro delle attenzioni, le linee autobus Pompei-Vesuvio e
Sorrento-Marina Piccola, dove dieci autisti "sono stati sorpresi
- spiegano ancora dall'Ente Autonomo Volturno - a mettere in
atto diverse strategie fraudolente per intascare i soldi dei
passeggeri senza rilasciare regolare biglietto. Tra le modalità
utilizzate, la consegna di biglietti già strappati o la
richiesta di fotografare il biglietto prima di occultarlo".
Infine presso le sedi di Porta Nolana e San Giovanni a Teduccio
tredici dipendenti addetti alla manutenzione e al decoro
avrebbero utilizzato i badge aziendali per timbrare il
cartellino al posto di colleghi assenti: "In un caso - sostiene
la società - è stato accertato che un dipendente non si è mai
presentato sul posto di lavoro, ma i colleghi gli timbravano
regolarmente l'entrata e l'uscita".
Già nel mese di maggio dello scorso anno altri dieci
coordinatori ferroviari erano finiti al centro di un'indagine
legata alla possibile falsificazione delle timbrature
finalizzata a coprire le assenze dei colleghi. "La direzione di
Eav - si legge in una nota - condanna fermamente questi
comportamenti, che ledono l'immagine dell'azienda e danneggiano
l'intera collettività. Pur sottolineando che si tratta di casi
isolati, che non rappresentano la stragrande maggioranza dei
dipendenti onesti, l'azienda ribadisce la propria politica di
tolleranza zero nei confronti di qualsiasi forma di illegalità e
violazione delle norme. Eav si impegna a tutelare i lavoratori
onesti e a garantire la massima trasparenza e legalità nella
gestione del servizio pubblico. L'azienda continuerà a investire
in attività di controllo e prevenzione, al fine di individuare e
sanzionare eventuali comportamenti scorretti, e promuoverà una
cultura aziendale basata sull'etica, sulla responsabilità e sul
rispetto delle regole".
"Eav - le parole del presidente Umberto De Gregorio - continuerà
a lavorare per garantire la qualità e l'efficienza dei propri
servizi, valorizzando il contributo dei dipendenti che operano
con onestà e professionalità, promuovendo una cultura aziendale
basata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco".
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