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Ingegnere ucciso a Napoli, resta in carcere il presunto mandante

Ingegnere ucciso a Napoli, resta in carcere il presunto mandante

Riesame rigetta appello. Legale, prossime mosse dopo motivazioni

NAPOLI, 21 maggio 2024, 15:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tribunale del Riesame di Napoli ha respinto il ricorso presentato dall'avvocato Antonio Bucci, legale di Gennaro Petrucci, l'imprenditore ritenuto dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria e dalla procura di Napoli il mandante dell'omicidio dell'ingegnere Salvatore Coppola, assassinato con un colpo di pistola alla nuca lo scorso 12 marzo.
    Resta quindi nel carcere dove è detenuto il marito 73enne dell'imprenditrice antiracket Silvana Fucito a cui viene contestato di avere assoldato un killer, secondo gli investigatori Mario De Simone, per assassinare l'ingegnere nell'ambito di una disputa immobiliare riguardante una villa da mille metri quadrati che si trova a Portici (Napoli), abitazione della coppia Petrucci-Fucito.
    "Attendiamo di conoscere le motivazioni che dovranno essere rese dai giudici entro la fine del prossimo mese di giugno per poi decidere il da farsi - commenta l'avvocato Bucci - se si basano sulla gravità indiziaria non ricorreremo in Cassazione. Se invece si basa sulla sussistenza dell'inquinamento delle prove, sulla possibilità della reiterazione del reato e sul pericolo di fuga, allora ci appelleremo alla Suprema Corte".
   

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