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"Sono strisciata fuori dal bus, viva per miracolo"

"Sono strisciata fuori dal bus, viva per miracolo"

C'è una parola che ricorre nei racconti dei passeggeri del bus che, con la faccia stralunata, raccontano quello che hanno passato: "miracolo". Solo dopo essere scivolati fuori dal mezzo riescono a realizzare quello che è successo.

AVELLINO, 04 giugno 2023, 19:07

Redazione ANSA

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(ANSA) - AVELLINO, 04 GIU - C'è una parola che ricorre nei racconti dei passeggeri del bus che, con la faccia stralunata, raccontano quello che hanno passato: "miracolo". Solo dopo essere scivolati fuori dal mezzo riescono a realizzare quello che è successo. "Ero vigile e ho sentito un gran botto. Poi le urla e il caos: ho visto la morte in faccia", racconta un passeggero ai soccorritori.
    "Siamo vivi per miracolo, sono scivolato via dal finestrino", dice Biagio, luogotenente della Guardi di Finanza di Copertino (Brindisi) che viaggiava insieme ai figli Gaetano e Martina.
    Dopo aver cercato di prestare aiuto a quanti erano rimasti intrappolati all'interno del bus, insieme ai figli ha trovato un varco nello spazio lasciato da un vetro disintegratosi nell'impatto ed è uscito.
    Siria, una giovane diretta a Roma insieme alla madre e al fratello per sottoporsi ad una operazione chirurgica, ha assistito in diretta all'incidente. Era seduta nei primi posti, accanto all'autista: "L'ho sentito lanciare un grido, poi la sbandata verso il guard rail di sinistra nel tentativo di evitare l'impatto e il testa coda che ha portato il bus nella scarpata, dove è rimasto sospeso a mezz'aria".
    Laura, aviere originaria di Brindisi, occupava un posto in coda al bus. È stata svegliata da "uno schianto tremendo".
    "Appena il tempo di riaprire gli occhi prima di ritrovarci, uno sull'altro, nella scarpata. Strisciando nello spazio lasciato dal bus inclinato siamo riusciti ad uscire, uno alla volta.
    Soltanto dopo, quando abbiamo visto lo scenario dell'incidente, abbiamo realizzato di essere tutti scampati alla morte".
    Carlino, partito da Lecce per Roma, avrebbe dovuto viaggiare in treno ma all'ultimo momento aveva deciso per il viaggio in autobus: "Ero sveglio anche perché cinque minuti prima c'era stata la sosta nell'area di servizio "Calaggio". Quando ho visto il bus ondeggiare mi sono aggrappato al sedile davanti e ho alzato le gambe. Sono stato fortunato: un sedile scardinato dagli urti mi è passato sotto senza travolgermi".
   

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