(ANSA) - SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA), 30 MAG - Troppi
detenuti psichiatrici di difficile gestione stanno mettendo in
ginocchio il personale del carcere di Santa Maria Capua Vetere
(Caserta), già sotto organico da anni per l'alto numero di
reclusi a fronte dei pochi poliziotti penitenziari. E' questa la
ragione principale per cui ieri sei sindacati della Polizia
Penitenziaria hanno proclamato lo stato di agitazione degli
agenti in servizio all'istituto sammaritano.
"I poliziotti - spiega il segretario dell'Uspp di Caserta
Simone Sciarrillo, in servizio proprio al carcere casertano -
non hanno gli strumenti, e la formazione necessaria per gestire
questo tipo di detenuti che andrebbero gestiti altrove e con
altri mezzi. Eppure continuano ad arrivare detenuti con tali
problemi provenienti da altri istituti per motivi di ordine e
sicurezza". Tra poliziotti e detenuti vi è un rapporto di uno a
tre. "Attualmente a Santa Maria Capua Vetere, su una pianta
organica di 470 agenti, ve ne sono in organico circa 390, ma tra
agenti sospesi e personale distaccato in altre articolazioni,
cui si aggiungono quello in congedo malattie o assente per altro
motivo, a gestire quotidianamente il carcere siamo in 300,
contro i 900 detenuti". Un rapporto "squilibrato" che si è
mantenuto costante negli anni, anche dopo le violenze ai danni
dei reclusi avvenute nel 2020, vicenda che ha drasticamente
ridotto il numero di agenti, molti dei quali sospesi dopo i
fatti e tuttora non reintegrati; quei pochi agenti imputati per
posizioni lievi e tornati in servizio, sono stati trasferiti in
altre carceri pur essendo ancora inseriti nella pianta organica
della struttura sammaritana, che dunque ha perso agenti senza
che fossero sostituiti. Per il segretario regionale e il
presidente nazionale Uspp Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti "è
prioritario trovare una soluzione alla gestione dei detenuti con
problemi psichiatrici, anche perchè, così gestiti, vanificano il
percorso anche degli altri detenuti. Auspichiamo che il Dap
trovi una rapida soluzione". Altra criticità dell'istituto
casertano sono le carenze strutturali, che non si possono
superare proprio causa sovraffollamento. (ANSA).