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Spalletti e lo scudetto, 'ho 64 anni, devo sbrigarmi'

Spalletti e lo scudetto, 'ho 64 anni, devo sbrigarmi'

Il Napoli a Torino ritrova i tifosi in trasferta, sono 10.000

NAPOLI, 18 marzo 2023, 21:18

Redazione ANSA

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IL NAPOLI A TORINO RITROVA TIFOSI IN TRASFERTA, SONO 10.000 - RIPRODUZIONE RISERVATA

IL NAPOLI A TORINO RITROVA TIFOSI IN TRASFERTA, SONO 10.000 - RIPRODUZIONE RISERVATA
IL NAPOLI A TORINO RITROVA TIFOSI IN TRASFERTA, SONO 10.000 - RIPRODUZIONE RISERVATA

I diciotto punti di vantaggio in classifica nel campionato, la storica qualificazione ai quarti di finale di Champions, il sorteggio nella competizione continentale ritenuto, a dispetto delle dichiarazioni ufficiali, estremamente favorevole: Luciano Spalletti vive un momento magico, certamente il più intenso e ricco di soddisfazioni della sua carriera. Allena una squadra che fino ad ora lo ha portato a un passo dal conquistare il suo primo scudetto in Italia e che 'rischia' di mandarlo addirittura fino in fondo in Champions League.
    In queste condizioni, alla vigilia di una difficile e delicata sfida con il Torino, il tecnico di Certaldo non può evitare di fare considerazioni generali sulla vita e sul suo complessivo percorso da allenatore. La parola 'scudetto' non la pronuncia mai, forse si è fatto contagiare dalla scaramanzia che aleggia in città. Ma i ragionamenti che fa di riflesso portano diritto alla conquista del tricolore d'Italia. "Mi devo affrettare - spiega - perché ho 64 anni e di tempo non ne ho molto per cui so che devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti soprattutto ora. E io per completare il mio percorso con il Napoli sono disposto a tutto. Il tempo che passa mi crea sempre lo stesso problema di andare a fare qualcosa che mi dia soddisfazione e che dia quella pienezza al tempo che trascorre. Perché in fondo noi verremo giudicati per quella che è la serietà, la professionalità, l'umiltà con cui abbiamo affrontato le cose nel percorso che abbiamo fatto. Non lo so cosa prevede per me il futuro, ogni momento può essere diverso per cui è meglio non fare calcoli. Vedremo fino a quando starò in panchina. Se penso alla disponibilità e all'impegno della squadra, vorrei vivere in eterno; se penso a quello che è successo l'altra sera per la città vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni".
    "Per quanto mi riguarda - aggiunge Spalletti - l'anno irripetibile sarà quello dopo questo. Qualunque cosa accada, irripetibile sarà l'anno successivo e così sempre. Si può andare avanti all'infinito".
    Ma al di là delle considerazioni esistenziali e filosofiche, la realtà del momento incombe sul Napoli e affrontare domani il Toro in casa sua non sarà una passeggiata di salute. Spalletti concorda. "Con il Torino - dice - sarà una partita molto difficile e non lo dico solo per il rispetto che devo a Juric e alla sua squadra. È un avversario molto complicato perché è sempre asfissiante in tutto quello che fa, sia nella fase di possesso palla sia di non possesso. Il Torino non cambierà atteggiamento. Loro giocano sempre alla stessa maniera, ti pressano costantemente, ti fanno sentire il fiato sul collo. Per questo sarà una partita difficile".
    Il Napoli sarà accompagnato da 10 mila tifosi, tornati a circolare liberamente dopo il blocco agli spostamenti dovuto agli scontri sull'autostrada con gli ultras della Roma. "Per noi - osserva Spalletti - è fondamentale avere i nostri sostenitori in trasferta. Spero che non si verifichino altre situazioni spiacevoli. Con i tifosi diventa più bella la partita''.
    Una volta tanto si lascia andare a limitate indiscrezioni sulla formazione che manderà in campo. "Qualcosa cambierò, ma non fatemi dire che cosa". E parla anche di qualcuno dei suoi calciatori per tesserne le lodi. "Zielinski - dice - è in crescita costante e sta diventando anche più 'cattivo', Kvara quando ha segnato con l'Atalanta aveva gonfia la vena sul collo, Elmas meriterebbe di giocare di più, Ndombele è fortissimo e avendo visto il Totthenam giocare credo che a loro sarebbe servito tantissimo". Infine cita Di Lorenzo, il capitano: "Ha sempre qualcosa da fare di importante - conclude - e lo dimostra. E' lo spirito corretto della squadra".
   

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