(ANSA) - NAPOLI, 13 MAR - NAPOLI, 13 MAR - "Credo che sia una
grande emergenza nazionale, e anche a Napoli. E' una grande
emergenza in tutte le aree urbane e c'è solo un esponente di
governo che da quasi cinque anni sta richiamando i poteri
centrali ad affrontare il tema della microdelinquenza e della
delinquenza giovanile, a Napoli in modo particolare ma non solo
a Napoli". Lo ha affermato il presidente della Regione Campania,
Vincenzo De Luca, ricordando i suoi passati allarmi sul tema,
in riferimento alle violenze che si sono verificate in città nel
weekend e che hanno visto coinvolti alcuni minori.
"Sono anni che denunciamo la presenza di baby gang - ha
proseguito il governatore campano - sui mezzi di trasporto, sui
treni della Circumvesuviana, ma più in generale nei momenti
della movida. Sono anni che registriamo fra l'altro ingressi il
sabato sera o il venerdì sera al Cardarelli di bambini in coma
etilico. Avremmo bisogno di politiche sociali, avremmo bisogno,
e lo stiamo facendo come Regione Campania, di iniziative contro
la dispersione scolastica e noi abbiamo ad esempio il programma
Scuola Viva, ma - ha aggiunto - avremmo bisogno anche di
qualche misura repressiva e di ripristinare il principio di
autorità".
Il presidente De Luca nel sottolineare che "è un tema
complesso", ha tuttavia evidenziato che "non può essere solo un
tema di ordine pubblico quando parliamo di ragazzi. Per esempio
già chiudere in maniera definitiva i locali nei quali si vendono
superalcolici a bambini di 12 o 13 anni, sarebbe un primo
contributo per fare fronte a fenomeni degenerativi che sono
diventati preoccupanti". (ANSA).
De Luca, violenza giovanile è un'emergenza nazionale
Lancio allarmi da anni, servono anche più misure repressive
