(ANSA) - CASERTA, 03 MAR - "Non si possono spendere risorse
provenienti da fondi PNNR per costruire ex novo ospedali e case
di comunità, senza sapere i tempi di costruzione e chi ci andrà
a riempirli di contenuti, e soprattutto senza ricordare che
sarebbe il caso di spendere fondi per il completamento del
Policlinico di Caserta o per la ristrutturazione degli ospedali
già esistenti". Lo afferma Giulio Liberatore, ex direttore
sanitario dell'ospedale di Caserta e attuale vice-presidente
nazionale dell'Anaao Assomed, la maggioreassociazione sindacale
dei dirigenti medici e sanitari, che interviene sulla questione
del nuovo ospedale di comunità e della nuova casa di comunità
dell'Asl di Caserta, che dovrebbero sorgere nella zona sud della
città, dove è già incostruzione da 20 anni il Policlinico
Universitario, il cui cantiere è in vendita- i lavori procedono
a rilento - per i problemi finanziari della società che lostava
realizzando, Condotte Spa.
E' di ieri la firma dell'accordo tra il Comune di Caserta e
l'Asl per la cessione in comodato d'uso gratuito da parte
dell'amministrazione comunale all'azienda sanitaria di un
terreno nel quartiere Acquaviva dove saranno realizzate le due
nuove strutture sanitarie di comunità. Una decisione che,
secondo Liberatore, non va nella direzione giusta, perché i
fondi dovrebbero essere utilizzati per ultimare il costruendo
Policlinico. Liberatore è inoltre fortemente critico anche con
la recente delibera della Asl Caserta di approvazione dell'atto
aziendale, passo propedeutico alla adozionedel piano ospedaliero
da parte della regione Campania; la strategia Asl per il
territorio non colmerebbe infatti le gravi lacune di servizi,
specie quelli di emergenza-urgenza, lamentati da parecchi
sindaci, dal Matesino all'agroaversano, dall'area di Maddaloni a
Santa Maria Capua Vetere; per quest'ultima già nove sindaci nei
giorni scorsi hanno protestato chiedendo la riapertura del
Pronto Soccorso dell'Ospedale Melorio. (ANSA).
Nuovi ospedali a Caserta, Anaao Assomed."Finire Policlinico"
Liiberatore, vice-presidente dirigenti medici, critica l'Asl
