(ANSA) - CASERTA, 28 FEB - Caserta ha perso 154 attività
commerciali negli ultimi 10 anni, di queste circa un terzo si
trovava nel centro storico; un calo del 15% che pesa
notevolmente sull'economia del territorio. E' uno dei dati più
rilevanti che emergono da un'analisi sulla demografia d'impresa
condotta in tutte le città italiane dall'Ufficio Studi
Confcommercio. Scorrendo i numeri e le tipologie di impresa, si
scopre che nel 2012 Caserta disponeva di ben 1.081 negozi al
dettaglio (di questi quasi la metà nel centro storico), mentre a
giugno 2022 ne erano rimasti soltanto 927. La flessione maggiore
si registra tra le attività specializzate nella vendita di
prodotti culturali e artistici, e soprattutto nel commercio
ambulante. I banchi di standisti ed esercenti itineranti sono
passati da 138 a 101. Meno negativo il saldo di tabacchi,
supermercati ed attività specializzate nei prodotti per la casa,
che subiscono solo un lieve calo. In aumento invece le farmacie
e i distributori di carburante, questi ultimi soprattutto nelle
aree periferiche.
Dai dati emerge la tendenza verso una progressiva
desertificazione del centro storico, che tende ad essere sempre
meno attrattivo per alcune attività, che non siano quelle legate
alla ristorazione, al turismo e più in generale ai pubblici
esercizi. Alberghi, ristoranti e bar sono infatti in
controtendenza rispetto ai negozi di vicinato, con un incremento
progressivo che tuttavia non compensa le perdite subite dal
mondo del commercio nel suo complesso.
"Da anni ormai - spiega Lucio Sindaco, presidente provinciale
di Confcommercio Caserta - stiamo allertando le istituzioni
sulla situazione di degrado e sui pericoli della
desertificazione del centro storico. Un fenomeno che sembra
inarrestabile e al quale hanno contribuito di certo la vicinanza
dei centri commerciali e la concorrenza devastante
dell'e-commerce". (ANSA).
Centro storico Caserta "desertificato", sos di Confcommercio
L''assocazione di categoria:poco shopping, solo bar e ristoranti
