(ANSA) - CASERTA, 23 FEB - "È vero che la proroga di tre mesi
della cassa integrazione evita l'invio delle lettere di
licenziamento previste per il primo marzo, ma è pur vero che non
vengono ritirati i licenziamenti". Così la Fiom-Cgil di Caserta,
attraverso una nota della segreteria retta da Francesco Percuoco
commenta l'esito del tavolo ministeriale sulla vertenza della
Jabil di Marcianise, che ha sospeso per tre mesi i 190
licenziamenti decisi dalla multinazionale Usa grazie all'accesso
alla cassa integrazione fino a maggio.
"Abbiamo apprezzato - si legge nella nota - la presenza al
tavolo del Sottosegretario Bergamotto e l'impegno per convincere
la Jabil a concedere altro tempo per trovare una soluzione ai
licenziamenti (una soluzione che al momento non c'è, come
dichiarato dallo stesso sottosegretario), purtroppo però la
multinazionale americana ci obbliga a discutere e a ragionare
sotto il ricatto dei 190 licenziamenti. La Fiom al tavolo ha
chiesto una reale discontinuità con quanto fatto dai governi
precedenti nella vertenza Jabil, e ritiene opportuno e
necessario organizzare i prossimi incontri direttamente a
Caserta, coinvolgendo anche la Regione Campania. Il territorio -
prosegue il sindacato - ha bisogno di scelte di politica
industriale mirate a rilanciare le attività produttive e a
garantire i livelli occupazionali, anche per impedire
speculazioni imprenditoriali interessate solo ai soldi che Jabil
stanzia per scaricare gli esuberi, com'è successo con Softlab e
soprattutto con Orefice, i cui lavoratori licenziati devono
avere una soluzione occupazionale certa, come promesso
dall'allora viceministro Todde. La delegazione sindacale ha
ribadito che qualunque soluzione alternativa ai licenziamenti
che preveda un'eventuale ricollocazione dei lavoratori, deve
confermare il principio della volontarietà" conclude la nota
della sigla sindacale dei metalmeccanici. (ANSA).
Jabil: Fiom-Cgil,ok la cassa ma azienda ritiri licenziamenti
Il sindacato: ora politica industriale per rilancio Casertano
