(ANSA) - NAPOLI, 21 FEB - "Due infermieri aggrediti in modo
vergognoso e inaudito, uno di loro avrebbe addirittura riportato
un grave trauma maxilo facciale, con ben 21 giorni di prognosi.
La loro unica colpa? Non essere riusciti, nonostante ce
l'abbiano messa davvero tutta, ne siamo certi, a salvare la vita
di un 64enne giunto al "Vecchio Pellegrini" di Napoli già in
arresto cardiaco. Brutalmente picchiati dal figlio dell'uomo,
non hanno potuto nulla contro la sua furia cieca e inspiegabile.
La Campania e Napoli sono nuovamente teatro di vergognose
aggressioni ai danni dei nostri operatori sanitari". Lo denuncia
Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up, sindacato
degli infermieri italiani.
"Ciò che ci fa ancora di più preoccupare, oltre ai vili e
inspiegabili fenomeni di violenza, è la tardiva risposta di un
Ministero degli Interni che aveva inserito proprio il Vecchio
Pellegrini, a metà gennaio, insieme al Cardarelli e all'Ospedale
del Mare, tra le strutture regionali destinate immediatamente al
ripristino dei presidi di pubblica sicurezza. A quanto ci
risulta, invece, sarebbero intervenuti i carabinieri della
stazione di San Giuseppe. Nella giornata di ieri abbiamo voluto
accertarci di persona se nei tre ospedali napoletani i tanto
attesi presidi sono stati attivati. Per il momento ciò che è
stato annunciato pare che non sia ancora avvenuto, e le aziende
sanitarie sarebbero state informate che il tanto atteso
cambiamento, così come previsto per numerose strutture del
Lazio, sarebbe imminente". (ANSA).
Infermieri aggrediti:Nursing Up, dove sono presidi Polizia?
Sindacato infermieri sollecita tutela operatori sanitari Napoli
