(ANSA) - NAPOLI, 09 FEB - Ha raccontato di essersi sentito un
uomo sin da bambino. Un desiderio che, adesso, potrà essere
coronato da una detenuta nel carcere di Salerno. La prima
sezione civile del Tribunale di Napoli Nord - come anticipato
dal quotidiano Il Mattino - ha, infatti, accolto la sua domanda
di autorizzazione alla rettifica di nome e di sesso. "Dall'età
di sei/sette anni mi sono sempre sentito un bambino", aveva
spiegato ai giudici, dicendosi "convintissimo della scelta di
cambiare sesso perché mi sento uomo e lo voglio essere a tutti
gli effetti".
Angelo - questo il suo nuovo nome dopo la sentenza - è stato
autorizzato anche a sottoporsi ai trattamenti medico-chirurgici
di conversione per l'adeguamento dei caratteri sessuali da
femminili a maschili e, in particolare, all'asportazione del
seno. I giudici napoletani, inoltre, con la sentenza emessa lo
scorso gennaio, hanno annullato l'unione civile che era stata
costituita nel 2018 nella casa circondariale di Pozzuoli dove la
donna si era unita civilmente ad un'altra detenuta.
La sentenza del Tribunale di Napoli Nord presenta diverse
particolarità: in primis riguarda una delle prime donne detenute
in carcere che ha avuto l'autorizzazione al cambio di sesso e a
diventare uomo. Il giudice, tra l'altro, ha autorizzato il
cambio di sesso anche se alla base non c'è ancora un intervento
chirurgico per l'adeguamento dei caratteri sessuali. Quando la
sentenza diventerà definitiva, inoltre, dovrà essere affrontata
la questione legata alla collocazione carceraria del detenuto.
"Mi ritengo soddisfatta dall'esito del procedimento che ha
riconosciuto a pieno i diritti della mia assistita, accogliendo
tutte le richieste che aveva avanzato", ha detto all'ANSA
l'avvocato Mariagrazia Rosamilia. "Dalla legge Cirinnà, che ha
istituito le unioni civili, sono stati fatti degli enormi passi
avanti anche per il riconoscimento dei singoli individui. Grazie
a questa sentenza, tra l'altro, la mia assistita potrà anche
contrarre matrimonio, in quanto non sarà più unita ad una
persona dello stesso sesso". (ANSA).