La Campania si conferma terra di
grandi affari per l'ecomafia: maglia nera nella classifica dell'
illegalità ambientale, nel ciclo illegale dei rifiuti e del
cemento e per corruzione ambientale. Con la provincia di
Avellino prima in Italia nel cemento illegale e la provincia di
Napoli seconda in quella della rifiuti connection. A fare il
punto con dati e storie è il nuovo Rapporto Ecomafia 2022, il
caso Campania di Legambiente .
Nel 2021 in Campania i reati contro l'ambiente sono stati 4.149
(13,6% del totale nazionale), ma con una significativa riduzione
rispetto al 2020, quando erano stati ben 5.457. Il "primato"
riguarda anche le persone denunciate (3.790), quelle arrestate
(73) e i sequestri (1.688). A livello provinciale primato a
quella di Napoli, terza in Italia, con 1058 reati accertati,
1240 persone denunciate, 45 arrestate e 850 sequestri. Segue
Salerno con 836 illeciti ambientali, 646 persone denunciate, 3
arresti e 233 sequestri.
Nel 2021 le forze dell'ordine hanno applicato in Campania per
ben 225 volte i delitti contro l'ambiente, portando alla
denuncia di 276 persone fisiche e all'arresto di 35 soggetti,
con il corollario di 108 beni posti sotto sequestro per un
valore complessivo di oltre 112 milioni di euro. Numeri che
fanno della Campania anche in questa classifica il leader
nazionale.
Anche nel ciclo dei rifiuti è la Campania con 1.629 reati, quasi
un quarto di quanto verbalizzato in tutto il paese, a guidare la
classifica degli illeciti accertati nel 2021. Sono state 1.696
le persone denunciate, 62 gli arresti e ben 985 i sequestri. La
Provincia di Napoli con 394 reati accertati si piazza al secondo
posto a livello nazionale, Caserta al quarto posto con 235 reati
seguita da Salerno con 228.
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