"Bien". Risponde che sta bene Condè,
un paio di calzettoni e sopra i sandali che saltano giù dalla
nave. Il suo primato è quello di essere il il più piccolo dei
minori non accompagnati a bordo della Geo Barents. Ha solo 10
anni e viene dalla Nuova Guinea.
E' partito un anno fa, quando di anni ne aveva 9, con il
fratello di 17, spinti dai genitori a cercare una vita più
dignitosa. Il loro viaggio è durato tanto, sono passati per il
Niger e l'Algeria. A dieci anni Condé (nome di fantasia) ha già
conosciuto la traversata del deserto, ha provato a fare anche
quella del mare per arrivare in Europa ma è stato intercettato
dalla guardia costiera libica e ha vissuto nei centri di
detenzione libici per tre settimane.
Una volta usciti, i genitori hanno potuto mandar loro i soldi
per un solo biglietto che è andato a lui perché, essendo più
piccolo, costava di meno. Suo fratello ha deciso di dargli una
speranza e di far partire lui per raggiungere il fratello
maggiore che si trova in Francia.
Gli operatori di Medici senza frontiere lo definiscono "un
ometto, un bambino davvero responsabile ce sembra più grande
della sua età. Condè è sempre rimasto lucido e ha sempre
collaborato nelle piccole faccende quotidiane a bordo della
nave. La sua capacità di badare a se stesso è incredibile,
sconcertante, pari a quella di un adulto".
Ci si accorge che Condé è un bambino quando gioca con gli
altri bambini, quando colora. "Quando l'abbiamo trovato su un
gommone che viaggiava piangeva, era spaventato. Poi in nave non
ha mai più pianto, non ha chiesto aiuto, è autonomo in tutto".
E' stato coccolato da tutto l'equipaggio, ma soprattutto dalle
donne migranti, molte delle quali mamme, che lo hanno preso
sotto la loro ala protettiva e alle quali Condè si è affezionato
da subito. Stamani è sceso dalla Geo Barents con un sacchetto
di viveri tra le mani, ma prima, sulla passerella, ha ricolto lo
sguardo al cielo, forse perché gli è sembrato diverso da quello
del suo Paese. Poi qualcuno gli ha detto in francese: "Benvenuto
in Italia". Lui ha sorriso, e ha ringraziato, con gli occhi del
bambino che è.
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