Quaranta locali
commerciali, in poco meno di un chilometro, con le serrande
abbassate. Altri esercizi che restano aperti solo grazie alla
testardaggine di alcuni commercianti che, anche per onorare
tradizioni, familari vanno avanti tra mille difficoltà. Accade a
Giugliano, lungo il corso Campano (nel centro storico cittadino)
e precisamente nel tratto che va da via Roma a piazza
Annunziata.
Gli esercenti - che in una lettera appello si definiscono 'gli
'irriducibili commercianti' - ora lanciano un appello al Comune:
la crisi non è dovuta solo alla flessione dei consumi ma anche
al fatto che, a loro dire, mancano le iniziative di promozione
e i consumatori vanno altrove .
I commercianti evidenziano che a Giugliano si contano circa
20mila partite Iva. La stragrande maggioranza di queste ultime è
attiva nel commercio. Considerando che ogni attività conta
almeno un paio di addetti, alla fine circa 50mila persone (sui
130mila residenti) vivono grazie al terziario.
Al Comune i commercianti chiedono di avviare una serie di
iniziative per rivitalizzare il settore. Ad esempio trasformare
il centro storico in "polo commerciale naturale". E per farlo -
suggeriscono - si dovrebbe chiudere al traffico veicolare nelle
ore pomeridiane di tutti i giorni della settimana il tratto di
corso Campano che va da via Roma a piazza Annunziata,
consentendo solo l'accesso ai residenti, con i documenti delle
vettura in regola. Poi abbellire le strade, promuovere qualche
attività di animazione, senza tralasciare il fatto che nelle
vicinanze vi è un'ampia disponibilità di aree di parcheggio,
dove poter lasciare l'auto in sosta. Attualmente anche lungo il
corso gli stalli per la sosta sono pochissimi.
Per la vigilanza - per non gravare ancor di più sulla polizia
locale - i commercianti suggeriscono, infine, di far ricorso a
sistemi di videosorveglianza, integrandoli con la presenza di
vigilantes.
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