La dittatura degli smartphone
nell'era del voler apparire a tutti i costi. La pervasività
delle nuove tecnologie e le loro conseguenze sull'essere umano e
sulla sua dimensione emotiva. L'opportunità di un nuovo
paradigma in grado di preservare le sorti del pianeta, anche
attraverso la cura delle relazioni e di ciò che ci circonda. Con
una lectio magistralis di Umberto Galimberti, in programma
sabato 19 novembre al Procida Hall (ore 17.30, ingresso
gratuito, info www.procida2022), si chiude il percorso di
"Esercizi sul futuro. Dialoghi su contemporaneità e
antropocene", promosso da Innovation Village per Procida
Capitale Italiana della Cultura 2022.
Galimberti si interrogherà sul ruolo esercitato dalla tecnica
nei confronti della condizione dell'uomo di inizio millennio e
sulle possibili conseguenze del predominio delle tecnologie per
le sorti del pianeta. "Per chiudere il ciclo di 'Esercizi su
Futuro' abbiamo scelto di riportare lo sguardo sull'uomo. Dopo
esserci spinti ai confini dello spazio e del mondo, dopo aver
parlato di una tecnologia che può aiutare l'uomo in un mondo più
sostenibile, e infine dopo aver adottato il punto di vista di un
virus per raccontare le contraddizioni del nostro rapporto con
gli ecosistemi che abbiamo stravolto, ci ritroviamo ad
affrontare la più importante delle questioni: chi siamo e come
stiamo. E chi meglio di Umberto Galimberti per accompagnarci in
questa riflessione?", spiega Francesca Cocco, program manager
Innovation Village, che introdurrà l'incontro insieme ad Amleto
Picerno, ceo della Medaarch. "Con i nostri Esercizi sul Futuro -
sottolinea il direttore di Procida 2022, Agostino Riitano -
abbiamo esplorato le questioni fondamentali della nostra
contemporaneità, avvicinando al grande pubblico temi
straordinariamente attuali, con un linguaggio accessibile e
stimolante, in linea con l'intero percorso di Procida Capitale
Italiana della Cultura".
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