"Le scuse tardive, arrivate solo
dopo la bufera che ne è scaturita, non bastano a cancellare le
parole pronunciate in tv dall'ex ministra De Girolamo sulle
donne di Scampia che, a detta sua, nel caso in cui si
consentisse in Italia la maternità surrogata smetterebbero di
spacciare hashish e comincerebbero a spacciare l'utero. L'ex
parlamentare del centrodestra ha poi puntualizzato di essersi
riferita solo alle donne delle criminalità, ma credo sia giunto
il momento di smetterla con questi pregiudizi e i continui
attacchi nei confronti di Scampia e delle altre periferie
italiane". Lo afferma Cinzia Leone, esponente di Impegno Civico
e candidata al Senato.
"Purtroppo - prosegue - c'è ancora tanta strada da fare per
cancellare il preconcetto che negli anni si è sedimentato su
aree del Paese lasciate ai margini, così come sarà difficile
sradicare la convinzione che solo in questi luoghi alberghi
l'illegalità, la criminalità e la capacità di fare le cose
peggiori. Non dobbiamo essere noi a raccontare a De Girolamo che
persone senza scrupoli e mafie non sono 'esclusiva' di Scampia".
"Le periferie metropolitane, a Napoli come in tutto il Paese,
non meritano di essere rappresentate ancora in questo modo. Sono
comunità che, molte volte proprio grazie al coraggio e ai
sacrifici delle donne, danno prova di grande dignità e di voglia
di costruire un futuro migliore. Se invece di ricadere nei
luoghi comini, accendessimo di più e meglio i riflettori sulle
tante iniziative positive che resistono nonostante tutto,
faremmo davvero un favore non solo a quelle aree ma a tutto il
Paese", conclude.
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